Durante l’ultima edizione della fiera SAIE di Bari, il team di “EubSuperHub”, composto dai partner del progetto UNI ed Iisbe Italia R&D, ha presentato l’ambizioso progetto di un “passaporto” europeo per gli edifici, un concetto che va ben oltre la valutazione delle sole prestazioni energetiche, come previsto negli Attestati di Prestazione Energetica (APE) nazionali, per abbracciare una visione completa della sostenibilità.
Il progetto è finanziato dal programma Horizon 2020 della Commissione Europea.
Attraverso un’analisi attenta degli APE nazionali e l’uso di dati specifici provenienti da edifici campione rappresentativi dei vari contesti nazionali all’interno dell’Unione Europea, il team di ricerca di progetto ha esaminato e comparato tra loro gli indicatori contenuti in questi certificati soffermandosi su quanto è emerso di comune interesse.
Parallelamente, il progetto ha promosso attività di standardizzazione, creando un gruppo di lavoro a livello europeo (CEN/WS) dedicato allo studio di questi indicatori che saranno fondamentali per la creazione del passaporto europeo per gli edifici.
Nuova generazione di certificati di prestazione energetica (EPC)
I risultati di questa analisi confluiranno in un documento di pre-standardizzazione, il CEN Workshop Agreement, il quale darà vita a una nuova generazione di certificati di prestazione energetica (EPC). Questi certificati non solo definiranno indicatori (KPI) e metodi di calcolo unici e condivisi, ma saranno strettamente allineati alle attuali norme tecniche, disposizioni legislative e protocolli di valutazione della sostenibilità.
Nuovo database
Tutte queste informazioni, insieme a quelle contenute nei fascicoli del fabbricato, saranno successivamente integrate in un nuovo database, supportato da altre soluzioni informatiche, per fornire agli operatori del settore e alle Pubbliche Amministrazioni uno strumento efficace per pianificare interventi di riqualificazione energetica e ambientale e condurre verifiche sui patrimoni esistenti.