La Legge PNRR 4 pubblicata in Gazzetta Ufficiale (legge 29 aprile 2024, n. 56, di conversione, con modificazioni, del decreto legge 2 marzo 2024, n. 19), introduce a partire dal 1° ottobre 2024 la patente a crediti per imprese e lavoratori autonomi che intendano operare nell’ambito dei cantieri edili.
Ance e Confindustria hanno elaborato una Nota di commento sulla disciplina della patente a crediti, così come modificata dalla legge di conversione del D.L. n. 19/2024.
“Il sistema predisposto dal Ministero del lavoro”, si legge nella Nota, “prevede che, a decorrere dal 1° ottobre 2024, entri in vigore un sistema di patente a crediti che, partendo da un punteggio iniziale di 30 punti, legato alla sussistenza di alcuni requisiti di fondo (Iscrizione alla CCIAA, DURC, DURF, formazione, DVR, RSPP), può essere progressivamente decurtato in relazione alle violazioni indicate nella stessa legge e adottate con provvedimento definitivo.
Soglia minima di 15 punti
In caso di perdita del punteggio oltre la soglia minima di 15 punti, l’impresa – salva la possibilità di terminare comunque l’esecuzione dell’appalto eseguito per oltre una certa percentuale - perde la possibilità di operare nei cantieri (ovunque essi si si trovino), salva la possibilità di recuperare il punteggio attraverso alcune azioni.
Gli esclusi dall'obbligo
Dall’obbligo della patente a crediti sono escluse sia le aziende in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA, in classifica pari o superiore alla III, sia coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale”.
Ance e Confindustria: logica più punitiva che di incremento della qualità
Durante il confronto, a partire dal primo incontro del 26 febbraio 2024, Confindustria e Ance hanno richiesto, in primis, che “il provvedimento avesse una funzione di reale qualificazione delle imprese e non una funzione meramente sanzionatoria; che consentisse di assicurare una adeguata valorizzazione delle imprese attente alla sicurezza sul lavoro; che differenziasse le imprese in relazione alla dimensione e alla storicità delle stesse; che garantisse la possibilità di regolarizzare la posizione per evitare la decurtazione dei punti; che fosse assicurata la decurtazione solamente di fronte a provvedimenti sanzionatori definitivi”.
“Il provvedimento sulla patente a crediti, nella sua versione definitiva, tiene conto di gran parte delle modifiche e integrazioni richieste da Confindustria ed Ance. Alcune di queste, in realtà, saranno prevedibilmente contenute nei decreti attuativi richiamati dal legislatore.
Ciò nonostante, e salvo verificare il concreto funzionamento di un meccanismo assai complesso, il provvedimento resta animato da una logica più punitiva che di incremento della qualità e presenta notevoli criticità operative ed interpretative.
Le circolari esplicative ed i decreti attuativi saranno oggetto di particolare attenzione, in quanto potranno contribuire a chiarire e specificare i molti punti ancora fonte di dubbio interpretativo ed applicativo.
Ci riserviamo, quindi, di tornare sull’argomento a commento degli ulteriori interventi del Ministero del lavoro o dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
Fin d’ora, anticipiamo la imminente organizzazione di webinar sullo specifico argomento della patente a crediti”, conclude la Nota di Ance e Confindustria.