“Il ministero dello Sviluppo economico e quello dell'Ambiente intensificheranno l'attività di controllo e contrasto nei confronti della commercializzazione illegale di gas fluorurati a effetto serra (F gas) in linea con il D.P.R. 27 gennaio 2012, n. 43 e in ottemperanza con quanto previsto dalle disposizioni comunitarie”.
Lo ha annunciato il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, la senatrice Simona Vicari.
Oggi – ha detto l'esponente di governo - il giro d'affari messo in moto dalle imprese che svolgono senza le dovute certificazioni installazione e manutenzione sugli impianti contenenti gas fluorurati a effetto serra ha raggiunto livelli preoccupanti. Infatti, soltanto negli ultimi 18 mesi sono stati sequestrati 1.300 tonnellate di refrigeranti dannosi per l'ozono. E' evidente che è necessario intervenire in maniera decisa, anche alla luce del fatto che la mancata applicazione degli standard di sicurezza e certificazione previsti del regolamento ha notevoli impatti sulla salvaguardia dell'ambiente e sulla salute dei cittadini.
Si tratta, perciò, di una doverosa iniziativa da mettere in campo, che da un lato va nel senso di rafforzare le tutele verso i consumatori, e più in generale nei confronti dei cittadini con particolare attenzione al diritto alla salute, e dall'altro – conclude Vicari - porsi come uno strumento di difesa per quelle aziende ottemperanti delle prescrizione di legge a non vedersi colpite nei loro legittimi interessi da produzioni illegali, che avrebbero come effetto quello di creare gravi effetti di distorsione sulla concorrenza.
SODDISFATTA LA CNA INSTALLAZIONE IMPIANTI: “ORA SI PASSI SUBITO DALLE PAROLE AI FATTI”. L'annuncio dell'avvio di una attività di controllo nei confronti delle imprese non certificate che continuano ad operare nel settore degli f-gas è accolta con grande soddisfazione dal Presidente Nazionale di CNA Installazione Impianti, Carmine Battipaglia:
Come CNA Installazione Impianti – commenta Battipaglia - non abbiamo mai mancato di denunciare l’assurda situazione circa l’onerosità, sia dal punto di vista economico che burocratico, delle procedure di certificazione, decisamente complesse e poco adatte ad un settore composto prevalentemente da piccole imprese a cui si affiancava la totale mancanza di controlli a valle e di sanzioni nei confronti di chi, pur privo di certificazione, ha continuato impunemente ad operare come se nulla fosse. Pur cogliendo con estrema soddisfazione le dichiarazioni del sottosegretario Vicari, sarà bene che ora dalle parole si passi immediatamente ai fatti – conclude il Presidente degli impiantisti CNA - in modo da garantire l’attività delle imprese che operano correttamente sul mercato sanzionando invece chi, non in possesso di certificato, con la sua attività faceva illegalmente concorrenza sleale alle imprese in regola.