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Patto dei Sindaci, concluso il progetto europeo ENPCOM

Tra i progetti presentati quello per l'utilizzo del biochar per lo stoccaggio del carbonio nel suolo

giovedì 28 maggio 2015 - Redazione Build News

biochar_progetto

Si è concluso con l’ultima tappa sarda il progetto ENPCOM - European Network for the Promotion of the Covenant of Mayors - finanziato nell’ambito del programma Europa per i cittadini.

Il progetto, coordinato dal Legautonomie, ha messo al centro del network internazionale formato da Comuni, Province, Regioni, organizzazioni private, associazioni e cittadini una delle questioni al centro dell’agenda politica europea: la sostenibilità energetica e ambientale.

È attorno a questi temi che i rappresentanti provenienti dalla Danimarca, dalla Svezia, dalla Spagna, dalla Croazia, dall’Italia, dall’Albania, si sono confrontati facendo il punto sulle strategie, la pianificazione, l’implementazione ed il monitoraggio delle azioni contenute nei piani di azione locale per l’energia sostenibile rientranti nel percorso promosso dall’iniziativa europea del Patto dei Sindaci.


GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO. Questi i principali obiettivi di Enpcom:

- integrazione delle comunità europee coinvolte sulle tematiche del clima, delle emissioni, delle politiche energetiche e delle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici;

- scambio e confronto di esperienze in merito alle buone pratiche dei cittadini, individuando sistemi per valorizzarle e dare loro visibilità;

- individuazione di strumenti di comunicazione tra amministratori e cittadini per migliorare la capacità di quantificazione/monitoraggio dei consumi/emissioni privati e per migliorare l'efficacia di azione dei PAES;

- diffusione dei principi e delle finalità del Patto dei Sindaci e delle politiche energetiche europee;

- condividere le esperienze migliori intraprese dalle amministrazioni locali.

PROGETTO E2 BEBIS, AREA PILOTA IL COMUNE DI POMARETTO (ITALIA)

Tra i progetti presentati c'è il progetto E2 BEBIS- environmental and economic benefits from biochar clusters in the central area, finanziato dal Programma Europeo Central Europe e che conta 8 partner: per la Repubblica Ceca l'European Development Acency e VSB Technical Univeristy of Ostrava Energy Research Center; per l'Italia UNCEM Piemonte e l'Università di Bologna; per la Polonia il Poltegor Institute e Institute of ceramics and building materials, Engineering Division in Opole; per la Slovacchia BJ ENERGY; per la Slovenia lo Scientific research centre Bistra Ptuj.

Contesto e obiettivi. Le emissioni da combustibili fossili sono la causa principale dell’effetto serra, risulta pertanto fondamentale ridurle, tuttavia essendo impossibile eliminarne completamente il loro utilizzo, sarà fondamentale perseguire strade che portano al sequestro del carbonio. L’unione di pratiche sostenibili in agricoltura e silvicoltura potrebbe costituire una svolta epocale per risolvere il problema dell’impoverimento dei suoli e quello del riscaldamento globale. Sia i residui agricoli che la biomassa delle foreste possono, infatti, essere convertiti in fertilizzante e combustibile mediante un processo semplice, chiamato biochar.

Il biochar (90% di contenuto di carbonio) è un sottoprodotto ottenuto scaldando della biomassa ad elevate temperature in assenza di ossigeno tramite il processo della pirolisi. Se combinato con produzione di bioenergia, si tratta di una tecnologia di energia pulita che riduce sensibilmente le emissioni immobilizzando carbonio atmosferico nel suolo. Il biochar è un potente ammendante. La sua struttura compatta permette a questo prodotto di non essere degradato dai microrganismi del suolo e quindi di stoccare carbonio invece che farlo tornare all’atmosfera sotto forma di CO2. Ad oggi è l’unica tecnica di mitigazione dei cambiamenti climatici che non sia solo carbon neutral, ma addirittura carbon negative, ovvero sequestra più carbonio di quanto ne emetta per produrre energia.

Il Biochar risulta pertanto una opportunità sia per la generazione di energia che per il sequestro di CO2 atmosferica nel suolo oltre che per il miglioramento della fertilità dei terreni agricoli.

Gli obiettivi principali del progetto E2BEBIS sono:

- sviluppare una serie di azioni regionali, al fine di sviluppare 7 cluster energetici regionali basati sull'uso della biomassa disponibile per l'esecuzione impianti di pirolisi;

- sviluppare uno studio di fattibilità per ogni area individuata;

- favorire delle politiche volte a incentivare, sensibilizzare e regolamentare l’utilizzo di questa tecnologia.

Area pilota il comune di Pomaretto (Piemonte). L'Area Pilota del progetto scelta dall’UNCEM Piemonte è il Comune di Pomaretto.

Le attività previste nel progetto sono: organizzazione di workshop per sensibilizzare l’opinione pubblica con amministratori locali, imprenditori e finanziatori; un educational rivolto ai giornalisti; scambio di buone pratiche con altri partner; creazione di un uno studio di fattibilità per un impianto biochar in area pilota; la creazione di un modello di riferimento per la costruzione di impianti biochar attraverso il Green Pubblic Procurement.

Per info: http://www.e2bebis.eu/

www.enpcom-project.eu

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