Elevare la qualità dei servizi pubblici, avvalendosi dell’opportunità di realizzare iniziative comuni innovative, anche attraverso il varo di progetti di ricerca concreti. È questo, in sintesi, lo scopo della convenzione che è stata stipulata dall’Amministrazione Comunale con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino. La decisione era stata deliberata dalla Giunta comunale nelle settimane scorse, sulla scorta dell’articolo 117 del Testo unico degli Enti Locali che dà la possibilità ai Comuni di sottoscrivere patti al fine di migliorare le reciproche azioni a favore della cittadinanza.
Si tratta di un accordo che rinnova e rinforza il legame di collaborazione già in essere tra Palazzo Civico e l’Ordine dei professionisti che ha sede in via Giolitti, 1: “I risultati prodotti nel campo della formazione in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro sono stati un traguardo importante, tanto che intendiamo continuarli ed estendere l'iniziativa ad altre azioni” – sottolineano i firmatari della delibera, che annovera, oltre alla sindaca Chiara Appendino, i responsabili delle politiche ambientali, del patrimonio comunale e della viabilità, rispettivamente Alberto Unia, Sergio Rolando e Maria Lapietra.
Tale accordo è la dimostrazione che è possibile percorrere fruttuosamente la strada della cooperazione e della collaborazione per gestire le tante situazioni che caratterizzano la nostra Città, oltreché il riconoscimento agli Ingegneri del ruolo di opinion leader all’interno dei processi decisionali strategici – dichiara il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino Alessio Toneguzzo.
In programma vi saranno dunque non solo corsi e seminari, o la realizzazione di testi divulgativi e l’organizzazione di incontri aperti al pubblico: la convenzione pone l’accento sull’importanza di promuovere anche tavoli tecnici sulle infrastrutture, la viabilità, l’urbanistica, la sostenibilità ambientale e imbastire iniziative di comunicazione attraverso i rispettivi canali telematici e social, condividendo così i rispettivi capitali relazionali.
L’accordo, che si intende stipulato a titolo gratuito, lascia tuttavia il campo alla possibilità di intercettare possibili finanziamenti utili ad amplificare i risultati del lavoro comune.