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Pedaggi autostradali: una parte nelle casse dello Stato per le opere pubbliche

La novità nel Ddl Concorrenza: per la prima volta una parte dei pedaggi non entrerà nelle casse di grandi gruppi di concessionari (anche internazionali) ma allo Stato, con l'obiettivo di realizzare opere pubbliche e tenere sotto controllo i pedaggi

martedì 30 luglio 2024 - Redazione Build News

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Nella riunione di venerdì 26 luglio 2024 il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha approvato il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023, che si inserisce a pieno titolo nel quadro delle misure e degli interventi di attuazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).  

Il provvedimento si compone di tre parti: misure in materia di concessioni autostradali; misure in materia di rilevazione dei prezzi e usi commerciali, settore assicurativo, trasporto e commercio e misure in materia di start up.

Nel testo vengono definite le procedure di aggiudicazione delle concessioni autostradali, l’iter procedurale per la stipula delle convenzioni, la tariffazione e la gestione dei pedaggi e la pianificazione e programmazione degli investimenti autostradali. Vengono inoltre introdotte disposizioni sul trasporto pubblico non di linea e in materia di dehors.

Una parte dei pedaggi allo stato per fare opere pubbliche

“Per la prima volta una parte dei pedaggi non entrerà nelle casse di grandi gruppi di concessionari - anche internazionali - ma allo Stato”, spiega una nota del MIT. “L’obiettivo - ha spiegato il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini - è realizzare opere pubbliche e tenere sotto controllo i pedaggi”.

Dehors

Nel Ddl Concorrenza c'è anche la norma che riforma i dehors. Entro un anno dall'entrata in vigore della legge è prevista l’emanazione di un decreto legislativo, su proposta del Mimit e di concerto con i Ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Pubblica Amministrazione, del Turismo e delle Infrastrutture, per riordinare e coordinare la concessione ai pubblici esercizi di spazi e aree pubbliche di interesse culturale e paesaggistico per l’installazione di strutture amovibili funzionali all’attività.

Si prevede, inoltre, che i Comuni adeguino i propri Regolamenti per garantire, in particolare, adeguate zone per il passaggio dei pedoni e delle persone con limitata o impedita capacità motoria nel caso di occupazione di marciapiedi.

Fino al 31 dicembre 2025, e comunque fino alla data di entrata in vigore del decreto legislativo, vengono prorogate le norme del 2020 connesse alla pandemia di Covid.

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