Cambio al vertice del Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati: Giovanni Esposito (Napoli) è il nuovo presidente in carica fino al 2023. Esposito sarà affiancato da Sergio Comisso nel ruolo di vicepresidente (Udine) e da Antonio Daniele Barattin (Belluno) in qualità di consigliere segretario.
Gli altri componenti del Consiglio nazionale restano: Carlo Alberto Bertelli (Modena), Stefano Colantoni (Latina), Claudio Guasco (Cuneo), Alessandro Maffucci (Pistoia), Vanore Orlandotti (Cremona), Guido Panni (Milano), Antonio Perra (Cagliari).
Giovanni Esposito, perito industriale diplomato con specializzazione in informatica e laureato triennale in edilizia, nato 58 anni fa a Napoli, è iscritto all’albo di categoria dal 1981. Libero professionista, con un ruolo attivo nella categoria sin dal 2004, anno a partire dal quale è entrato nella dirigenza dell’ordine dei periti industriali di Napoli come vicepresidente per due mandati consecutivi. Dal 2008, arriva poi l’elezione al Consiglio nazionale, dove ha assunto la carica di consigliere e poi di consigliere segretario fino al 2018. Poi la nuova conferma nell’attuale consiglio nazionale.
Vado a rappresentare circa 40 mila periti industriali iscritti in tutt’Italia e lavorerò per ognuno di loro, con un unico grande obiettivo: valorizzare il ruolo e la figura del perito industriale in tutte le sue specializzazioni e peculiarità che rendono questa professione unica nel suo genere. L’elevazione del titolo di studio, come sancito dal congresso del 2014 dovrà essere il traino verso un percorso che torni a diventare attrattivo per i giovani. Uno dei nostri compiti principali sarà, infatti, quello di mettere in campo idee, strategie e progetti per presidiare al meglio le nuove aree di lavoro e identificare quali spazi di mercato potranno essere più interessanti per la professione. Sarà poi fondamentale proseguire il lavoro avviato all’interno della Rete delle professioni tecniche per portare a compimento quel processo di riforma indispensabile per il futuro del tecnico di primo livello. Ma tutto questo percorso non potrà prescindere da un rapporto sempre vivo e diretto con il territorio: la necessità di interfacciarsi con i territori, di ascoltarne le istanze e le necessità, creando un rapporto costruttivo con il Consiglio Nazionale è un tema per me particolarmente vivo e sentito.
Dunque molti gli obiettivi che questo rinnovato Consiglio intenderà proporre, con un principio guida: lavorare nel segno della continuità, perché tutto quello che è stato realizzato fino ad ora rappresenta un punto da cui ripartire per sviluppare nuove idee su basi ancora più solide per portare la categoria a continuare a crescere e a rappresentare un polo tecnico d’eccellenza per il sistema paese. Lavoreremo tutti insieme per puntare verso quel domani che ci vuole ancora protagonisti per la crescita del Paese.