No all’attività di regolamentazione da parte dell’Uni sulla professione di designer. Quella del designer, infatti, è già una professione regolamentata dallo Stato e, come tale va considerata quale attività professionale a competenze specifiche e riservate ex art. 2229 cod. civ. alla professione del perito industriale Area Design. Di conseguenza non può essere annoverata tra le quelle non regolamentate ex Legge 4/2013.
È questa la posizione del Consiglio nazionale dei periti industriali che invita gli iscritti alla categoria a partecipare all’inchiesta pubblica dell’UNI. Il punto di partenza è il Dpr 328/01 che ha previsto da tempo, per laureati triennali – Classe L 42 di allora, L 4 oggi – la possibilità di iscriversi all’ordine dei periti industriali e periti industriali laureati, con le relative competenze professionali. La conferma di tutto ciò arriva anche dal Ministero della Giustizia (Dicastero vigilante per le professioni regolamentate) con il decreto n. 68 del 15 aprile 2016, contenente il “Regolamento di cui all’articolo 24 del decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, in materia di misure compensative per l’esercizio della professione di Perito industriale e Perito industriale laureato”, che disciplina le modalità di accesso dei professionisti comunitari interessati a lavorare in Italia. Il professionista comunitario può quindi richiedere (come già avvenuto) l’accesso agli albi dei periti industriali anche nella specializzazione in design, cioè in una delle sette aree che caratterizzano la professione.