Nel 2022 diminuiscono del 2,4% i nuovi fabbricati dell’edilizia residenziale e non residenziale. Lo rileva l'Istat che ha pubblicato i risultati della rilevazione sui permessi di costruire riferiti all’anno 2022.
72 tavole
Le 72 tavole di dati sono organizzate in tre raggruppamenti distinti: introduttive, edilizia residenziale, edilizia non residenziale.
Il primo gruppo (tavole da a.1 ad a.4) contiene tavole di sintesi che riportano le serie storiche relative agli anni dal 2012 al 2022 delle principali variabili a livello nazionale. Il secondo e terzo gruppo sono costituiti da tavole analitiche relative al solo anno 2022. Del secondo gruppo fanno parte le tavole riferite alla componente residenziale (da 1.1 a 1.36), mentre del terzo quelle della componente non residenziale (da 2.1 a 2.32). I risultati presentati sono relativi ai nuovi fabbricati e agli ampliamenti di volume dei fabbricati preesistenti. In ciascun gruppo, le tavole sui nuovi fabbricati precedono quelle sugli ampliamenti.
Oltre ai dati nazionali, l’analisi territoriale è disponibile fino al livello provinciale per le principali variabili relative alle due componenti.
I dati del primo trimestre 2023
Ricordiamo che, per quanto riguarda il primo trimestre 2023, l'Istituto nazionale di statistica stima una crescita congiunturale del 3,7% per il numero di abitazioni e del 5,1% per la superficie utile abitabile. Per il comparto residenziale, si osserva una crescita congiunturale delle autorizzazioni, sia in termini di numero di abitazioni sia per quanto riguarda la superficie utile abitabile. La superficie non residenziale, invece, risulta in diminuzione per il terzo trimestre consecutivo. Nel primo trimestre dell’anno, in termini tendenziali, tutti i comparti dell’edilizia registrano una diminuzione, più marcata per il settore residenziale.