“Al piano casa stiamo lavorando al Ministero. Sono alcuni decenni – non voglio dare numeri inesatti, però mi limito ad alcuni decenni - che non si mette mano organicamente al tema casa. Lo vogliamo fare con i sindacati, con le associazioni, con le imprese, con gli enti locali e con i territori. Porterò in quest’Aula un progetto organico, che non insegua, evidentemente, l’emergenza della tenda o della protesta del singolo”.
Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nella sua risposta all'interrogazione n. 3-00554 del deputato Luca Pastorino, durante il question time alla Camera del 26 luglio scorso.
L'annuncio del 22 febbraio 2023
Ricordiamo che il 22 febbraio 2023, in risposta a un’interrogazione del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, era stato annunciato un “nuovo ambizioso, rivoluzionario e visionario piano casa”, e lo stop a iniziative spot, quali il contributo per l’affitto.
Salvini: il nostro obiettivo è sistemare 15.000 alloggi popolari
“Intanto”, ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture, “noi abbiamo il dovere di spendere bene e spendere tutti i 2 miliardi e 700 milioni di euro per i piani di riqualificazione urbana. Dico solo che l’Europa ci chiedeva di sistemare 10.000 alloggi popolari, il nostro obiettivo è di sistemarne 15.000 di alloggi popolari, che sicuramente non sono una risposta alla domanda, non solo dell’affitto per le fasce bisognose, ma soprattutto nelle grandi città, penso a Roma e a Milano, dell’affitto anche per i tutori dell’ordine, gli insegnanti, i medici, i liberi professionisti, gli operai e i pendolari”.
Il piano casa “non è un annuncio e men che meno fantasioso”
Il piano casa, ha precisato Salvini, “non è un annuncio e men che meno fantasioso. Se dovessimo fare un piano casa fantasioso ci metteremmo con i pastelli a disegnare sulla lavagna. Sicuramente è ambizioso, perché nei decenni passati nessuno ha messo mano a questo tema. Abbiamo cominciato a farlo coinvolgendo gli enti locali, coinvolgendo la cooperazione, che è un settore assolutamente fondamentale, e stiamo lavorando allo sviluppo di nuovi modelli di cohousing e cohousing intergenerazionale, per evitare - questo è il mio parere – quegli obbrobri architettonici che in alcune città italiane danno il peggio della dimostrazione di quella che è ovviamente un’architettura non degna di nessuna fascia sociale. Quindi, sarò ben contento di coinvolgerla, a partire dall’autunno, chiuso, mi auguro, da quest’Aula parlamentare anche il nuovo codice della strada, che è altrettanto urgente come il codice degli appalti e come il piano casa, per arrivare, nell’arco della legislatura, a qualcosa che non c’è da troppo tempo. Per quello che riguarda il Fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni e il Fondo morosità incolpevole, sarà una delle voci che chiederemo di finanziare in legge di bilancio nel prossimo autunno”, ha concluso il titolare del MIT.
L'oggetto dell'interrogazione
Per completezza riportiamo l'oggetto dell'interrogazione, spiegata dal deputato Pastorino: “Il tema è l’azzeramento del Fondo nazionale per il contributo affitto e morosità incolpevole. Il 22 febbraio, in risposta a un’interrogazione del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra era stato annunciato - queste sono le sue parole – un “nuovo ambizioso, rivoluzionario e visionario piano casa”, e lo stop comunque a iniziative spot, quali il contributo per l’affitto. A marzo 2023, una mia stessa interrogazione di tenore simile in Commissione aveva avuto una risposta sostanzialmente analoga, nel frattempo, poi, la settimana scorsa o due settimane fa, qui, in quest’Aula, è stata approvata una mozione sul tema dell’emergenza abitativa, approvata da questa maggioranza, di iniziativa parlamentare, che al punto 8) impegnava il Governo ad adottare iniziative volte ad individuare risorse di carattere pluriennale per rifinanziare il Fondo per il sostegno dell’affitto e per la morosità incolpevole e per sostenere la locazione da parte di soggetti in condizioni di difficoltà economica. Quindi, le premesse che ho fatto prima e questo impegno del Parlamento sono due cose che vanno in direzioni diverse, quindi, volevamo capire se avessimo capito bene. La domanda è: quali iniziative di competenza ritenga di adottare nell’immediato, al fine di fronteggiare l’emergenza abitativa e andare incontro alla parte più fragile della cittadinanza italiana, così come dice la mozione approvata anche dalla maggioranza in questo Parlamento e, al riguardo, se intende fornire maggiori e più precisi dettagli con riferimento al piano casa di cui non si ha ancora traccia, sebbene sia stato annunciato a febbraio 2023”.