Ieri il Consiglio dei Ministri ha deliberato la rinuncia all'impugnativa del nuovo Piano Casa della Liguria - Legge regionale n. 22 del 22 dicembre 2015 recante «Modifiche alla legge regionale 3 novembre 2009, n. 49 (Misure urgenti per il rilancio dell’attività edilizia e per la riqualificazione del patrimonio urbanistico – edilizio)».
Evidentemente le modifiche introdotte dalla Regione alla legge hanno convinto Palazzo Chigi a rinunciare al portare avanti l'impugnativa dinanzi alla Consulta.
MIBACT: “LE NOSTRE OSSERVAZIONI SONO STATE RECEPITE”. Ricordiamo che all'inizio di agosto il sottosegretario ai Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni ha dichiarato che "I correttivi che abbiamo richiesto sono stati apportati quindi da parte nostra ci sarà naturalmente un parere diverso da quello che c'era stato e che aveva portato all'impugnazione".
"Ci tengo anche a dire – ha aggiunto il sottosegretario - che c'è stato un confronto molto franco. Ognuno deve fare il suo mestiere: il nostro è quello di porre la tutela del territorio al centro della nostra attenzione. Evidentemente questo abbiamo fatto, questo è stato recepito dalla Regione Liguria, quindi non è stata un'opposizione preconcetta e direi che l'accordo che abbiamo trovato soddisfa il nostro lavoro e anche quello che la Regione voleva ottenere con quel piano casa".
LE CORREZIONI APPORTATE. A fine giugno il Consiglio regionale della Liguria ha varato un disegno di legge con le modifiche al nuovo Piano Casa, rese necessarie per superare i rilievi di legittimità costituzionale mossi dal Governo. Si è provveduto ad adeguare la formulazione di alcuni articoli mediante esplicito riferimento alle procedure e agli adempimenti di legge in materia di approvazione delle varianti ai piani dei Parchi, di valutazione ambientale strategica, di valutazione di incidenza e delle procedure per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche disciplinate dal D.lgs. n. 42/2004 e s.m..
In particolare, è stato esplicitato che le varianti ai piani dei Parchi sono soggette alle procedure ordinarie di approvazione da parte della Regione e all’osservanza delle discipline in materia di valutazione ambientale strategica e di valutazione di incidenza.