Lunedì scorso la IV Commissione del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha espresso il parere favorevole al Piano paesaggistico regionale, che ha già ottenuto anche l'ok del Consiglio delle autonomie locali e dell'Osservatorio nazionale del paesaggio presso il ministero della Cultura e del Turismo.
"Con il parere favorevole al Piano paesaggistico regionale espresso dalla IV Commissione consiliare - commenta l'assessore al Territorio del Friuli Venezia Giulia, Mariagrazia Santoro - possiamo avviare la fase sperimentale di attuazione del Ppr che prevede, tra gli altri strumenti, due canali contributivi già attivi, uno con a disposizione 1.747.242 euro per i progetti sperimentali sul piano paesaggistico e uno con 70mila euro per attività sperimentale di adeguamento degli strumenti urbanistici generali al Ppr".
"A fronte di diverse esperienze di pianificazione in Italia - spiega Santoro - abbiamo voluto adottare la strada della co-pianificazione con il Ministero sin dal principio, validando passo dopo passo le scelte e il lavoro della Regione. In questo contesto diamo il via ad un Piano dinamico, capace di calarsi nel territorio con l'accompagnamento degli adeguamenti dei Comuni che abbiamo deciso di affiancare anche ad un percorso basato su risorse economiche importanti".
"Nessun nuovo vincolo - aggiunge l'assessore - ma semplificazione e chiarezza procedurale per poter valorizzare e promuovere il territorio, tutelandolo e conservandolo: sono queste le chiavi di lettura di questo Piano paesaggistico. Dopo parecchi anni, ultimo in Italia, anche il Friuli Venezia Giulia potrà contare su uno strumento normativo e programmatorio unitario e chiaro".
"Siamo partiti nel 2013 ottenendo forti semplificazioni e chiarezze dal ministero dei Beni Culturali e Turismo tanto che, a questo proposito, basta ricordare le questioni dei dehors, la manutenzione dei corsi d'acqua e i tempi certi per i pareri della Soprintendenza. Ora - sottolinea Santoro - continuiamo in questa direzione con una visione complessiva e generale per eccellenza, ovvero un piano di livello territoriale generale".
"Passare da autorizzazioni caso per caso basate su criteri non chiari e soggettivi e vincolanti per i cittadini e le imprese - prosegue l'assessore - a delle regole generali che danno evidenza anche della direzione in cui si deve andare per gli interventi e le iniziative sul territorio è una sostanziale quanto palese semplificazione già avviata concretamente attraverso due delibere della Giunta Regionale, frutto del lavoro di co-pianificazione condiviso passa a passo con il MiBact, che hanno consentito di esentare dall'autorizzazione paesaggistica ben 105 tratti di corsi d'acqua per i quali fino ad oggi serviva l'autorizzazione paesaggistica per ogni intervento compreso nelle fasce di 150 metri da entrambe le sponde. Di conseguenza, non solo nessun nuovo vincolo ma svariati vincoli in meno".
"Il Consiglio superiore dei Beni culturali e paesaggistici - approfondisce Santoro - ha dato parere favorevole all'unanimità ai documenti frutto dell'elaborazione congiunta del Ppr tra Friuli Venezia Giulia e MiBact e abbiamo ricevuto l'invito da parte del sottosegretario Borletti Buitoni a relazionare sul nostro percorso all'Osservatorio nazionale per la qualità del paesaggio. L'intento - afferma l'assessore - è quello di presentare il Ppr Fvg quale esempio utile da estendere anche alle altre Regioni italiane a testimonianza del valore che viene riconosciuto allo strumento elaborato".
L'adozione del Piano è frutto di un iter avviato alla fine del 2013 a partire dall'approvazione della legge regionale di riferimento per la materia a cui sono seguite oltre 40 sedute del Comitato tecnico paritetico Mibact-Regione e il contributo fondamentale dei funzionari regionali, degli esperti tecnici e di livello universitario, della Soprintendenza e degli amministratori locali. Ora seguirà l'adozione da parte della Giunta Regionale e scatterà il termine dei 60 giorni per le osservazioni.