Il social housing, che da anni sta ricoprendo un ruolo importante a livello edilizio, è stato il centro di una due giorni ad hoc a Urbanpromo, la manifestazione organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit. In particolare tra le iniziative presentate ci sono quelle di Fondazione Compagnia di San Paolo che ha sviluppato ioabitosocial, una piattaforma dedicata alla ricerca di soluzioni abitative temporanee di social housing, CDP Investimenti SGR, che ha illustrato gli investimenti del FIA (il Fondo Investimenti per l’Abitare Sociale), e infine Abitare Toscana, che ha presentato il progetto Abito in Community.
Una piattaforma ad hoc per residenze temporanee
Lanciata a marzo 2019, ioabitosocial.it è una piattaforma dedicata alla ricerca di soluzioni abitative temporanee di social housing in Italia. La piattaforma mette in relazione la domanda sempre crescente di persone che cercano soluzioni abitative per brevi periodi con l’offerta dei numerosi gestori di “residenze temporanee” in Italia, e si rivolge principalmente a persone in situazione di stress abitativo, studenti, professionisti in viaggio, city users, anziani, giovani coppie. Il progetto nasce da un’iniziativa della Fondazione Compagnia di San Paolo, ma conta sulla partecipazione di tutte le realtà di social housing temporaneo del nostro Paese.
20 mila alloggi sociali
Cassa Depositi e Prestiti promuove lo sviluppo dell’edilizia privata sociale attraverso il FIA, un fondo di cui è investitore di riferimento (con 1 miliardo di euro capitale, pari a circa il 50% della dotazione finanziaria complessiva), nonché gestore attraverso CDP Investimenti SGR. Il FIA opera mediante un Sistema Integrato di Fondi (SIF): 29 fondi immobiliari locali, gestiti da 9 SGR, che hanno come investitore di riferimento il FIA (con quote comprese tra il 33 e l’80% del capitale totale) e come co-investitori gli stakeholders del territorio, in primis le fondazioni locali di origine bancaria, ma anche Regioni, Province, Comuni, cooperative di abitazione e sviluppatori privati. L’offerta del SIF riguarda a regime circa 20.000 alloggi sociali oltre a posti letto in residenze temporanee e studentesche distribuiti su tutto il territorio nazionale. A oggi sono circa 230 gli interventi realizzati o in corso di realizzazione.
Il programma di social housing promuove, in particolare, tre distinte tipologie di interventi:
- Nuovi quartieri di social housing nelle città che offrono alloggi prevalentemente in affitto ma anche in vendita convenzionata alle giovani coppie, alle famiglie numerose o monoparentali, agli immigrati regolari; ne sono un esempio i Cenni di Cambiamento, Borgo Figino e Redo a Milano, Vivo al Venti, Cascina Fossata e Nuova Falchera a Torino, le Piagge a Firenze, Padova via del Commissario, le Corti di Medoro a Ferrara, le Corti Perugine a Perugia, Quartiere Stadio a Lecce, Parco Gentile a Bari, Housing Città dei Sassi a Matera;
- Edilizia universitaria e temporanea, che offre posti letto e servizi agli studenti fuori sede e a coloro che sono costretti ad affrontare un’esigenza abitativa limitata nel tempo; tra gli interventi più rilevanti: Campus Santa Marta a Venezia, Padova via Delù, Ivrea24 e Campus Sanpaolo a Torino, Campus Certosa e Campus Monneret a Milano, l’ostello We_Bologna a Bologna;
- Strutture socio-sanitarie e residenze protette per gli anziani autosufficienti e non, tra cui Villa Fastiggi a Pesaro e Civitas Vitae Marche, sulla base di un modello innovativo che vede la longevità come risorsa di comunità.
Un progetto tra rigenerazione urbana e welfare
Presentato da Abitare Toscana in qualità di gestore socio-immobiliare e advisor tecnico sociale, Abito in Community è un progetto cooperativo di sistema, sostenuto dalla Fondazione CR Firenze con il bando Fai la Casa Giusta, che genera valore aggiunto attraverso il social housing per gli abitanti e per la città. Con un approccio dinamico, aperto e inclusivo si realizzano due azioni integrate:
- La costruzione di un modello di vicinato collaborativo attraverso un programma di start-up di comunità e la coprogettazione di spazi, funzioni e servizi;
- L’inserimento nei social housing di soluzioni abitative innovative per target di fragilità specifici – minori allontanati dalla famiglia, persone in uscita da percorsi di cura, persone che vivono una situazione temporanea di difficoltà socio-economica, anziani soli etc. – che possono qui trovare un contesto accogliente, positivo e stimolante.
La presenza di soggetti cooperativi e del terzo settore radicati sul territorio garantisce una sostenibilità di lungo periodo al progetto: gli operatori, che stanno partecipando a un’azione trasversale di formazione su facilitazione e community building, diventano punti di riferimento per tutti gli inquilini, offrendo supporto nella gestione degli spazi e dei servizi.
Abito in Community è anche il nome dell’App che gli abitanti possono usare per organizzare eventi e gruppi di acquisto, condividere spazi comuni e mezzi di trasporto, scambiarsi competenze. Per promuoverne l’utilizzo è stato appositamente prototipato il gioco in scatola Socialhousingame con il quale gli abitanti possono “allenarsi” a vincere la sfida della collaborazione, superandone gli imprevisti. Una delle sperimentazioni di Abito in Community, Sesto Smart Village, è stata selezionata come test del progetto intersettoriale di ricerca SociAbiliTA promosso da Legacoop Abitanti e Legacoop Sociali.
Tutti i progetti sono disponibili su www.urbanpromo.it
Leggi anche: Ripensare il centro di Bolzano: tra esigenze cittadine e spazi verdi