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Pichetto: “Presto decreto FER2 con incentivazione 4,5 gigawatt impianti”

Il ministro in audizione al Senato: “E’ in fase di finalizzazione sia il decreto attuativo sull’individuazione delle aree idonee alla realizzazione di impianti di energia rinnovabile che il decreto FER2, la cui attuazione consentirà di incentivare complessivamente 4590 megawatt di impianti”

venerdì 9 dicembre 2022 - Redazione Build News

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“Contiamo di chiudere nelle prossime settimane alcuni importanti provvedimenti volti a favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili. E’ in fase di finalizzazione sia il decreto attuativo sull’individuazione delle aree idonee alla realizzazione di impianti di energia rinnovabile che il decreto FER2, la cui attuazione consentirà di incentivare complessivamente 4590 megawatt di impianti”. Così il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto, intervenendo in VIII Commissione del Senato, in sede di replica alle domande pervenute dai parlamentari nel corso della precedente seduta dedicata alle linee programmatiche del Dicastero. Parallelamente, ha spiegato il Ministro, “nelle more del passaggio al rinnovabile, bisognerà ricorrere al vettore energetico fossile più pulito, ovvero il gas metano.

Nessun pregiudizio anche sul nucleare: dobbiamo tenere il passo con la ricerca e al riguardo si auspica che nell’arco di 10-15 anni possa essere implementata la tecnologia di quarta generazione”.

Nel confronto europeo sul “price cap” del gas volto ad evitare la speculazione, il ministro ha evidenziato “l’approccio propositivo dell’Italia”, che ha portato un numero considerevole di Stati a chiedere una soluzione condivisa a livello continentale. “In Europa – ha spiegato Pichetto, portando al Parlamento le ultime novità sul negoziato in atto che vedrà un nuovo confronto al Consiglio Energia del 13 dicembre – si ragiona in termini di un ‘price cap’ quando il prezzo supera uno spread di 30-40 euro per più di cinque giorni”.

Sul clima e sugli esiti della Cop27 di Sharm El Sheik, il ministro ha rivendicato “l’importanza del passo compiuto, decisivo per l’istituzione del fondo ‘Loss and Damage’”. “L’Italia, con il neocostituito Fondo per il clima, si attesta nello scenario internazionale come Paese particolarmente attento alle politiche di contrasto al cambiamento climatico”. In questo contesto, “è necessario - ha ricordato Pichetto – dare seguito alla Strategia nazionale di adattamento ai Cambiamenti climatici mediante l’approvazione del Piano Nazionale di Adattamento”.

“Analogamente – ha aggiunto – sarà fondamentale l’approvazione di una legge nazionale sul consumo di suolo”, ricordando “la costituzione di un fondo per il contrasto al consumo di suolo nella legge di Bilancio per il 2023 con uno stanziamento complessivo di 160 milioni di euro per il periodo 2023-2027, che dimostra l’impegno del governo sul tema”.

Il Ministro Pichetto ha inoltre affrontato il tema del negoziato europeo sugli imballaggi: “Non possiamo accettare – ha detto – una preferenza assoluta verso i prodotti riutilizzabili, attraverso obiettivi molto elevati di riutilizzo. Queste disposizioni possono avere l’effetto controproducente di minare i sistemi di gestione di rifiuti di imballaggio esistenti, di vanificare gli investimenti già effettuati o bloccare quelli previsti, di ostacolare l’innovazione, imporre un notevole costo di adattamento o provocare la chiusura di aziende”. “Noi siamo i migliori d’Europa sul fronte del riciclo – ha detto Pichetto – e sono gli altri che devono crescere e adattarsi alla realtà italiana”.

Sul superbonus, Pichetto Fratin ha ricordato l’intervento nel ‘Dl Aiuti quater’ per “aumentare i tempi di attuazione degli adempimenti e cercare di sbloccare i crediti”, precisando che occorra ora capire “come il mercato reagisce ed essere pronti ad approvare aggiustamenti per far si che le imprese ricevano liquidità e possano operare senza più incertezze”.

Il Ministro ha parlato inoltre degli stabilimenti ex Ilva, ricordando che è inserita anche nel PNRR la transizione del siderurgico verso la progressiva decarbonizzazione del processo produttivo mediante il graduale utilizzo dell’idrogeno in sostituzione del carbon fossile, ma che questa sarà “graduale e richiede tempi non brevi”.

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