Si tratta interventi resi possibile dalla messa a sistema di disponibilità finanziare residue e che mirano a dare un impulso da una parte ai flussi verso i territori tutelati dall’Unesco e, dall’altra, a forme di turismo sostenibile e ad attività escursionistiche a diretto contatto con la natura, prodotto con importanti margini di crescita e che appare sempre più fra le preferenze di un pubblico soprattutto internazionale. In quest’ultimo caso si potranno realizzazione, potenziare o migliorare piste ciclabili lunghe almeno 50 km e, analogamente, saranno sostenuti i lavori effettuati sui rifugi alpini ed escursionistici. Nelle aree Patrimonio mondiale dell’umanità gli interventi dovranno essere orientati a migliorare la funzione turistica dei paesi interessati dal riconoscimento, con azioni di carattere strutturale e infrastrutturale capaci di incrementarne la connotazione di destinazione turistica.
Queste misure - puntualizza l’assessore alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi - rispondono alla volontà di incrementare qualitativamente e quantitativamente la nostra offerta turistica in modo mirato, andando cioè a sostenere quegli ambiti che sul mercato risultano oggi quelli con le maggiori potenzialità di crescita. Un mercato su cui il Piemonte può giocarsi carte davvero importanti, grazie a un paesaggio unico per varietà e bellezza, con zone di grande pregio sotto il profilo naturalistico e ambientale nelle aree montane come in pianura, lungo i pendii delle colline come nella zona dei laghi.