Su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia, la Giunta regionale del Piemonte ha approvato ieri le linee guida per la classificazione come sottoprodotto del digestato, il materiale generato dal processo di digestione anaerobica per la produzione di biogas, che può essere utilizzato come fertilizzante sulle principali colture agrarie.
Facilitare le valutazioni tese a una corretta classificazione del “digestato”, per poterlo reimpiegare in agricoltura: questo l'obiettivo delle “Linee guida per la classificazione del digestato come sottoprodotto ai sensi dell’articolo 184 bis, comma 1 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, recante norme in materia ambientale, e per la sua utilizzazione agronomica”.
Il provvedimento si rivolge alle amministrazioni provinciali con l’intento di supportarle nell’applicazione della normativa nazionale in materia di sottoprodotti, fornendo loro elementi per una valutazione caso per caso nell’ambito delle procedure autorizzative di legge.
RISPETTO AMBIENTALE DEL TERRITORIO. “La diffusione degli impianti di digestione anaerobica per la produzione di biogas da fonte rinnovabile – ha detto l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia – ha raggiunto quote significative in Piemonte, e per tale motivo si è ritenuto necessario approvare delle linee guida rivolte al rispetto ambientale del nostro territorio”.
Fino ad oggi, a causa della mancanza di univoci parametri di riferimento, non è sempre stato agevole individuare la natura del materiale di risulta del processo di digestione: il digestato.
SODDISFAZIONE DA PARTE DI FIPER PER IL RISULTATO OTTENUTO. “Si tratta di un importante successo che premia il lavoro di sensibilizzazione svolto dalla Fiper insieme al Consorzio Monviso Agroenergia”, commenta a caldo Federica Galleano, vice presidente di Fiper (Federazione Italiana Produttori di Energia Rinnovabile).
“Attraverso la definizione delle linee guida la Regione Piemonte sarà la prima regione in Italia – sottolinea Galleano - ad allinearsi con le indicazioni sul digestato previste dal Decreto Ministeriale sugli effluenti da tanto atteso dagli operatori e in corso di finalizzazione”.