Orientare le attività estrattive verso un migliore equilibrio nella produzione industriale e l'ottimizzazione degli interventi ai fini del recupero e della riqualificazione ambientale e della valorizzazione di siti degradati e dismessi. Ridurre la compromissione di suolo, al fine di limitarne il consumo, attraverso il riciclo di sfridi e materiali di risulta compatibili provenienti da cava, l'utilizzo degli aggregati inerti da recupero provenienti da attività di costruzione e demolizione e l’incentivazione dell’uso di materiali alternativi ai prodotti di cava.
Sono questi alcuni degli obiettivi della legge regionale del Piemonte n. 23 del 17 novembre 2016, recante “Disciplina delle attività estrattive: disposizioni in materia di cave”, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte Supplemento Ordinario n. 1 del 21 novembre 2016.
La nuova legge è finalizzata anche a promuovere la salvaguardia e la valorizzazione dei minerali solidi di cava e di miniera e delle attività a queste correlate, anche nella prospettiva della valorizzazione del patrimonio minerario dismesso sotto il profilo culturale e ambientale loro caratteristico; nonché a migliorare la sicurezza nelle attività degli addetti ai lavori, promuovendo efficaci azioni di prevenzione.
Entro il 25 febbraio 2017 dovrà essere emanato un regolamento attuativo che definirà tutte le prescrizioni relative alla domanda di concessione, nonché la modulistica e gli elaborati progettuali da allegare alla domanda. Il regolamento terrà conto dei principi di unitarietà, differenziazione, adeguatezza e collaborazione degli enti locali interessati per la salvaguardia degli interessi pubblici connessi.