L'Italia recepisce la direttiva europea in materia di batterie portatili e accumulatori contenenti cadmio, dopo la procedura d’infrazione n. 439 per il mancato recepimento della direttiva europea n. 56 del 2013.
Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2013/56/UE che modifica la direttiva 2006/66/CE sulle pile, gli accumulatori e i relativi rifiuti di questi prodotti.
DEROGHE ITALIANE ADEGUATE A QUELLE EUROPEE. Il provvedimento adegua le deroghe italiane a quelle europee rispetto ai divieti di immissione sul mercato di batterie portatili e accumulatori contenenti cadmio destinati ad essere utilizzati negli utensili elettrici senza fili, così come delle pile a bottone con un basso tenore di mercurio.
REGIME TRANSITORIO. Con il decreto viene definito un regime transitorio per lo smaltimento delle scorte esistenti e per consentire un adeguamento alle tecnologie sostitutive e ai nuovi parametri da parte di produttori, industria del riciclo e consumatori.
CONTROLLO PIÙ INCISIVO SULL’APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA. Al fine di garantire un monitoraggio più adeguato e un controllo più incisivo sull’applicazione della normativa, viene infine introdotta una disposizione per riassegnare ad un apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero dell’ambiente i proventi delle tariffe per il funzionamento del Registro nazionale pile ed accumulatori, del Comitato di vigilanza e controllo per la gestione dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) e dei rifiuti di pile ed accumulatori, incluse le attività di ispezione nei confronti dei produttori.