La Commissione europea ha proposto di modificare le norme relative sulla concentrazione di piombo nel PVC, in tal senso: come regola generale, lo 0,1% di piombo nel PVC, mentre soglie più alte possibili per il PVC riciclato (2% nel PVC rigido e 1% nel PVC flessibile/morbido).
Con 394 voti favorevoli, 241 voti contrari e 13 astensioni, il Parlamento europeo ha respinto il 12 febbraio tale proposta.
Il Parlamento europeo ritiene che la proposta vada contro il principio fondamentale del regolamento REACH, che è quello di proteggere la salute umana e l'ambiente. I deputati Ue ricordano che il piombo è una sostanza tossica che può danneggiare gravemente la salute, compresi danni neurologici irreversibili, anche a basse dosi. Ritengono che i livelli proposti dalla Commissione non corrispondano a "livelli di sicurezza" e sottolineano la disponibilità di alternative.
L'obiezione del Parlamento Ue significa che il progetto di misura non può essere adottato dalla Commissione. La Commissione può presentare un progetto modificato o uno nuovo.
Il Parlamento europeo ha da tempo sostenuto la posizione secondo cui il riciclaggio del PVC non deve perpetuare il problema della presenza nell’ambiente dei metalli pesanti. I produttori europei hanno iniziato a eliminare gradualmente il piombo nel PVC nel 2015, grazie all'impegno volontario dell'industria europea del PVC, ma il piombo è ancora presente nel PVC importato.