Ultime notizie

Pittau (Centro Studi CNI): il titolo di “Ingegnere” si acquisisce solo con l’iscrizione all’Albo

CNI: la qualità dell’ingegnere passa attraverso la certificazione delle competenze e dei corsi di laurea. Se ne è discusso in un seminario organizzato dall’Agenzia del CNI Quacing e dedicato alla certificazione EUR-ACE

martedì 1 ottobre 2019 - Redazione Build News

1_a_b_a-laurea

“Dalla riforma DPR 328/2001 sono scaturiti alcuni problemi perché l’accesso alla professione di ingegnere è diventato possibili anche mediante percorsi accademici estranei al mondo ingegneristico. Diventa pertanto fondamentale garantire che gli ingegneri provengano da percorsi di studio ai massimi livelli di qualità, mediante la certificazione dei percorsi di laurea e delle competenze. Noi puntiamo molto sulla certificazione perché riteniamo che solo così gli Ordini possano tutelare al tempo stesso professionisti e committenti. Il nostro obiettivo è favorire la cultura della certificazione”. Così il Presidente del CNI Armando Zambrano nel suo intervento in occasione del convegno “Qualità dei laureati in ingegneria: opportunità e prospettive della certificazione EUR-ACE”, organizzato da Quacing, l’agenzia del CoPI e del Consiglio Nazionale Ingegneri per la certificazione delle qualità e l’accreditamento EUR-ACE dei corsi di studio in ingegneria.

L’incontro si inserisce all’interno dell’intensa attività posta in essere dal CNI sul tema della certificazione delle competenze, un passaggio fondamentale che da un lato consente all’utente finale di usufruire di prestazioni professionali di qualità, dall’altro permette all’ingegnere certificato di godere di un vantaggio competitivo.

Un impegno che il CNI ha declinato attraverso il progetto CertIng.

Tra i momenti più interessanti dei lavori c’è stata la tavola rotonda di approfondimento del tema dell’accreditamento, moderata ed animata da Gianni Massa, Vice Presidente Vicario CNI e Vice Presidente Quacing.

Il CNI – ha detto Massa - crede in Quacing. Dobbiamo essere una cerniera fra università, formazione e lavoro. L’ingegneria è ovunque ma vi è troppa disomogeneità tra i vari ingegneri europei. Per favorire la mobilità europea è necessario certificare sia i percorsi formativi che le competenze formando ingegneri di valore che sappiano gestire la complessità.

Al rapporto tra formazione ed accreditamento è stato dedicato l’intervento di Massimiliano Pittau, Direttore del Centro Studi CNI.

Il titolo di ‘Ingegnere’ – ha detto Pittau - si acquisisce solo con l’iscrizione all’Albo, altrimenti si è dottori in ingegneria. Il numero di iscritti ai corsi di laurea è in continuo aumento ma con il DPR 328/2001 è aumentato a dismisura il numero di corsi di laurea di primo livello e di laurea magistrale, molti dei quali attivati da Atenei privi di esperienza nella formazione ingegneristica o da dipartimenti diversi da quelli di Ingegneria (matematica, fisica, scienze naturali) che non garantiscono una corrispondenza biunivoca tra i corsi di studio e le conoscenze e competenze necessarie all’esercizio della professione di Ingegnere. In aggiunta al momento non sono ancora state create classi di laurea ad hoc per le lauree professionalizzanti, dunque tali corsi non si possono distinguere da quelli ‘tradizionali’ di primo livello ai fini dell’accesso agli esami di Stato per la professione di Ingegnere iunior. Per superare il problema sono possibili due strade: la prima è quella di riformare il DPR 328/2001 e istituire classi di laurea specifiche e distinte per le lauree cosiddette ‘professionalizzanti’. La seconda è quella di abolire il valore legale del titolo di studio e affidare agli Ordini, come avviene in Gran Bretagna e Stati Uniti, l’accreditamento dei corsi di laurea che consentano l’accesso all’esame di abilitazione.

Quest’ultima è una provocazione - ha affermato Pittau - che però potrebbe diventare l’unica strada percorribile per continuare a garantire la qualità e l’omogeneità dei percorsi di studio che formano ad una professione così importante come quella di Ingegnere.

Oltre all’intervento di Zambrano, la prima parte dei lavori ha visto la partecipazione anche di Giovanni Betta (Presidente Quacing), che ha sottolineato come gli ingegneri si siano fatti promotori dei processi di accreditamento, e di Marco Tubino (Presidente CoPI) che, oltre a sottolineare l’impegno del CNI in tema di certificazione, ha posto la questione di come l’accreditamento possa diventare strumento che favorisce l’inserimento nel mondo del lavoro. José Carlos Quadrado (Vice Presidente Consiglio Direttivo ENAEE) ha poi illustrato lo stato dell’arte dei processi di accreditamento a livello europeo.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti
Il parere di...
Correttivo Codice dei contratti: il commento degli architetti, geologi e ingegneri

Il correttivo approvato dal Consiglio dei ministri “promuove l’eccellenza progettuale con l’applicazione...



Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore