Nel prossimo decennio in Europa ci sarà una notevole crescita della capacità di generazione da fonti rinnovabili (RES), che passerà dai 410-419 GW previsti per il 2016 a 518-604 GW nel 2025 a seconda degli scenari considerati.
L’incremento della potenza eolica installata nel decennio 2016-2025 sarà compreso tra 58 e 113 GW, l’incremento del fotovoltaico tra 39 e 52 GW. Biomasse ed idroelettrico cresceranno molto meno rispettivamente di 4-8 GW e di 3-9 GW a seconda degli scenari.
La previsione è dell'Entso-E, l’associazione dei gestori di reti di trasmissione europei (TSO) che ha pubblicato, come di consueto, il rapporto intitolato “Scenario Outlook & Adequacy Forecast (SO&AF) 2015”, i cui contenuti principali sono illustrati da Assoelettrica (qui il link).
Nel rapporto l'Entso-E cerca di individuare in maniera precisa quali saranno le risorse necessarie a mantenere in sicurezza il sistema elettrico europeo nel prossimo futuro formulando previsioni che si spingono fino al 2025. Le previsioni vengono effettuate secondo due diversi scenari (uno scenario A più conservativo, uno scenario B con le migliori previsioni dei TSO ed in sostanza con una maggiore penetrazione di fonti rinnovabili, a pag. 11 del report la descrizione precisa dei due scenari).
DOMANDA MASSIMA DI POTENZA ELETTRICA. Al 2020 Entso-e prevede che in Europa la domanda massima di potenza elettrica crescerà meno di quanto previsto nel rapporto dello scorso anno, attestandosi a valori compresi tra 548 e 549 GW, la domanda di picco crescerà a 574-576 GW nel 2025. La domanda di energia elettrica avrà una crescita media pari all0 0,8% tra 2016 e 2025 con un aumento dei consumi europei di 248 TWh. La capacità di generazione complessiva in Europa sarà compresa tra 1.052 GW (Scenario A) e 1.167 GW (scenario B), con un aumento medio annuo dello 0,4% (A) o dell’1,5% (B) rispetto ai 1014-1026 GW attuali. Le previsioni di potenza installata da fonti rinnovabili indicano (scenario B) livelli di crescita elevati, al 2025 in Germania si prevede l’installazione di quasi 140 GW di FER complessivi, in Italia circa 60 GW, una potenza installata simile è prevista anche in Francia e Spagna.
CALO DELLA CAPACITÀ DI GENERAZIONE DA FONTI FOSSILI E FORTE RIDUZIONE ANCHE PER IL NUCLEARE. Nel prossimo decennio il rapporto prevede un calo complessivo della capacità di generazione da fonti fossili, che passerà dai 400 GW previsti per il 2016 a 344-365 GW nel 2025 a seconda degli scenari considerati. Secondo lo scenario B solo le unità alimentate a gas naturale, in grado di fare da backup alla crescente potenza da rinnovabili intermittenti, potranno vedere in valore assoluto una crescita della potenza installata (+22 GW) tra 2016 e 2025. Una forte riduzione nella potenza disponibile viene individuata anche per la fonte nucleare che vedrà un calo di circa 20 GW nel prossimo decennio.
PENETRAZIONE DELLA POTENZA PRODOTTA DA FER INTERMITTENTI. Entro il 2025 ben 22 paesi avranno un livello di penetrazione della potenza prodotta da FER intermittenti (per lo più eolico e fotovoltaico) su base oraria superiore al 50%. Otto paesi (DE, DK, GB, GR, IE, NI, NL e PT) raggiungeranno una penetrazione pari al 100%. Tuttavia, precisa Entso-e, va notato che questo risultato non significa che il 100% di penetrazione avverrà contemporaneamente per questi otto paesi nella stessa ora dello stesso giorno. L’Italia nel 2025 si fermerà ad una penetrazione massima oraria da FER non programmabili appena inferiore al 90%.
SCENARI PER L'ITALIA. Per l’Italia Terna prevede un aumento dell’1% annuo della domanda elettrica. Il picco della potenza richiesta si è spostato in estate e negli ultimi anni è diminuito come valore massimo, ma nel prossimo decennio si prevede una crescita della domanda di picco.
Secondo Entso-e la potenza disponibile in Italia si è ridotta negli ultimi due/tre anni a causa di: 1) aumento della penetrazione delle fonti rinnovabili, 2) incertezza sull’evoluzione della domanda, 3) mancanza di efficienti segnali a lungo termine per gli investimenti.
Per il prossimo decennio si attende per l’Italia una riduzione ulteriore nella capacità disponibile e dall’altro lato non è prevista la costruzione di nuovi impianti convenzionali. Ma Entso-e indica che i nuovi meccanismi di remunerazione della capacità che si stanno sviluppando in Italia potrebbero invertire questo trend.
A causa della diminuzione della capacità disponibile ci potrebbero essere per il nostro Paese rischi di riduzione dei margini di adeguatezza nei prossimi anni, nei momenti di punta potranno anche manifestarsi, in condizioni particolari, margini negativi: dal 2025 secondo lo scenario B, oppure a partire dal 2020 nello scenario più conservativo (Scenario A).