La cabina di regia del PNRR riunitasi ieri a Palazzo Chigi ha apportato ieri 10 correttivi ai target intermedi su 27 previsti per il primo semestre 2023, che ha inviato alla Commissione Ue, al fine di per poter richiedere la quarta rata, da 16 miliardi di euro. Lo scorso 17 aprile il governo aveva inviato una proposta di modifica di alcuni obietti e in questi mesi sono stati decisi gli interventi. Ad essere interessati sono sei ministeri: Imprese e Made in Italy, Infrastrutture e Trasporti, Ambiente, Istruzione, Cultura e Politiche di coesione.
“Con questa modifica il governo punta a ottenere un risultato molto importante – ha dichiarato il ministro Raffaele Fitto in conferenza stampa – perché ci consente di poter mantenere fede al percorso stabilito e la quarta rata può essere oggetto dopo la condivisione formale da parte della Commissione europea, di una richiesta di pagamento che inoltreremo”. Il ministro ha tenuto a precisare che non si è trattato di una riunione convocata d’urgenza e che sulle modifiche sarà inviata un’informativa al Parlamento. Alcune modifiche sono di carattere amministrativo altre più di merito.
Rendicontazione delle caldaie
Una modifica riguarda le caldaie per migliorare l'efficienza energetica degli edifici. Il governo ha deciso di aumentare l'obiettivo dell'Ecobonus e ora sarà possibile rendicontare l'installazione di caldaie a condensazione a gas in sostituzione delle caldaie a minore efficienza.
Nuove gare per le colonnine
Saranno indette nuove gare per le colonnine per le ricariche dei mezzi elettrici sulle aree extraurbane, preso atto che le prime sono andate deserte.
Idrogeno e trasporto ferroviario
La cabina di regia del Pnrr è intervenuta sulla sperimentazione dell'idrogeno per la mobilità ferroviaria, anche in questo per via di gare non andate a buon fine. Per quanto riguarda il rinnovo del parco ferroviario del trasporto regionale il governo intende chiarire la composizione di treni e carrozze da acquistare.
Produzione di ferro
Un altro argomento riguarda la riduzione diretta del ferro, su cui l’esecutivo chiarisce che “nessun gas naturale deve essere utilizzato per la produzione di idrogeno da utilizzare in tale contesto”.
Tempistiche asili nido
Tra le modifiche apportate c’è anche quella riguardante gli asili nido, dove non si chiede di togliere finanziamenti ma di avere più tempo per emanare altri bandi.
Tecnologia e satelliti
L'investimento sulla tecnologia è stato ridefinito in base agli sviluppi del mercato, per evitare sovrapposizioni con gli investimenti privati dell'Internet of Things, basato sui piccoli satelliti. Inoltre, viene corretto un errore del progetto Osservatore della Terra, perché l'incubatore del Sud Italia non rientra nel Pnrr ma nel fondo complementare.
Terzo settore
Altro cambiamento apportato dalla cabina di regia del Pnrr riguarda la revisione delle soglie per gli avvisi dei progetti di interventi contro la povertà educativa nel Mezzogiorno, a sostegno soprattutto del Terzo settore.
Imprese femminili
Nella descrizione del traguardo dell'investimento 'Creazione di imprese femminili' viene eliminato il riferimento a specifici strumenti finanziari per il supporto alle imprese femminili.
Sviluppo industria cinematografica
Alcune lievi modifiche riguardano il progetto sullo sviluppo dell'industria cinematografica, che cambia nome passando da Istituto Luce Studios a Cinecittà.