Un nuovo avviso da 280 milioni di euro è stato pubblicato su Pa digitale 2026, il portale del Governo, per trasferire i sistemi informatici di 279 Pubbliche Amministrazioni centrali sulle infrastrutture ad alta affidabilità del Polo Strategico Nazionale, in linea con la Strategia Cloud Italia.
La Strategia Cloud Italia
La Strategia Cloud Italia, sviluppata dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dall'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), fornisce gli indirizzi strategici per il percorso di migrazione verso il cloud dei dati e dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione. La Strategia stabilisce un percorso guidato per accompagnare circa il 75% delle PA italiane nella migrazione dei dati e delle applicazioni informatiche verso il cloud entro il 2026, in linea con gli obiettivi del PNRR.
Leggi anche: "PNRR, tra ritardi, scadenze e appalti: cosa è stato fatto?"
Il Sottosegretario di Stato con delega all'Innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha commentato: "Stiamo perseguendo una strategia per la trasformazione digitale del Paese. Con questo nuovo avviso, destiniamo altri 280 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, offrendo alle Pubbliche Amministrazioni centrali un'importante opportunità. Continuiamo a investire in soluzioni cloud innovative per una Pubblica Amministrazione sempre più moderna ed efficiente".
Il finanziamento
Il finanziamento, erogato come importo forfettario, sarà concesso in un'unica soluzione al termine delle attività di migrazione verso il Polo Strategico Nazionale. Gli importi saranno definiti in base ai servizi contemplati nel Piano di migrazione, nonché ai relativi sistemi informatici necessari per la loro erogazione. Le risorse a disposizione di ciascun ente saranno determinate in base al numero di server fisici e macchine virtuali. Il numero massimo di server fisici finanziabili è 40, mentre per le macchine virtuali è 400. L'Avviso, incluso nella Misura 1.1 "Infrastrutture digitali", è aperto alla partecipazione di diverse PA Centrali, come gli Organi costituzionali e di rilievo costituzionale, gli Enti di regolazione dell'attività economica, gli Enti produttori di servizi economici e le Autorità amministrative indipendenti. Anche i Provveditorati dei Ministeri della Giustizia e dell'Istruzione, le Prefetture e le Soprintendenze possono richiedere fondi, per un totale di 278 enti, come indicato negli allegati tecnici dell'Avviso. Le amministrazioni interessate possono presentare la propria domanda di partecipazione entro il 15 settembre 2023, seguendo le istruzioni disponibili sulla piattaforma PA digitale 2026, fino all'esaurimento delle risorse. Durante il periodo di apertura dell'Avviso, saranno previste due finestre temporali di finanziamento.