“La pubblicazione del nuovo Decreto BIM, che aggiorna il DM 560, è passo ulteriore verso quella digitalizzazione delle costruzioni che l’Europa e il mercato ci chiede con grande attenzione, sostenuta dal PNRR, e che le aziende di filiera hanno già dimostrato di saper cogliere”. Così l’ing. Paola Marone, Presidente di Federcostruzioni, commenta il decreto n. 312 del 2 agosto 2021 del Ministero delle Infrastrutture (previsto dall'articolo 48, comma 6, del Decreto Semplificazioni-bis e Governance PNRR), che contiene le regole e le specifiche per l'utilizzo del BIM negli appalti finanziati dal PNRR e dal PNC (LEGGI TUTTO).
"Il nuovo testo non rinnega il precedente, ma lo integra facendo tesoro delle innovazioni ed esperienze sviluppate in questi ultimi anni, e lo completa nelle parti che mancavano e che erano necessarie per una migliore applicazione negli appalti pubblici", osserva Marone.
Il nuovo decreto modifica il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 1° dicembre 2017, n. 560.
Federcostruzioni – aggiunge la Presidente Marone - è da sempre attiva nel processo di digitalizzazione delle costruzioni a livello nazionale e internazionale. Ricordo che è da questa Federazione che è nata l’idea del progetto DigiPlace, ovvero di una piattaforma digitale europea delle costruzioni, ed è stata poi sempre Federcostruzioni che si è fatta parte attiva per ottenere il sostegno di alcuni Ministeri delle Infrastrutture e Trasporti di Paesi europei, tra cui l’Italia, e il finanziamento della Commissione per il suo progetto e ora cogliamo con nota positiva che all’interno del decreto si faccia riferimento anche alle norme nazionali e internazionali che le nostre industrie hanno sostenuto, e al tempo stesso si sia riformulata l’agenda delle scadenze, introducendo delle correzioni che tengono conto non solo degli importi degli appalti, ma anche dei campi di applicazione.
Il nuovo decreto individua anche i criteri premiali per l’uso di metodi e strumenti elettronici specifici che le stazioni appaltanti possono introdurre nell’ambito dei criteri di aggiudicazione. Tra i criteri premiali ci sono anche aspetti inerenti l’uso di strumenti innovativi di realtà aumentata, la tutela della sicurezza del lavoro e della salute dei lavoratori.
Importante – sottolinea la Presidente di Federcostruzioni - questa visione allargata che viene introdotta con il decreto, che consente una valorizzazione di tutti i comparti che fanno parte del settore delle costruzioni, dai materiali all’impiantistica, dalle nuove tecnologie alla sensoristica. Un approccio multidisciplinare e di coinvolgimento trasversale che abbiamo apprezzato nel Ministro Giovannini, a cominciare dalla costituzione della Consulta a cui Federcostruzioni ha aderito con attenzione ed entusiasmo. Ministro a cui Federcostruzioni ha sottoposto una specifica richiesta relativa alla necessità di promuovere la creazione della piattaforma digitale nazionale delle costruzioni per supportare le PMI e le stazioni appaltanti nel passaggio al digitale oltre che la creazione di un EDIH costruzioni per il quale Federcostruzioni sta partecipando ad una call europea che si terrà nel mese di settembre.
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