Fisco

PNRR, Fondazione Inarcassa: illogiche le basi d’asta per servizi tecnici

Franco Fietta, Presidente Fond. Inarcassa: «Bisogna chiarire al più presto come le Stazioni appaltanti debbano calcolare le progettazioni di fattibilità tecnica ed economica prevista dall’art. 48 del D.L. 77/2021»

mercoledì 11 gennaio 2023 - Redazione Build News

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«Denunciamo una prassi scorretta che si sta diffondendo tra le Stazioni Appaltanti» – ha esordito Franco Fietta, Presidente di Fondazione Inarcassa commentando i primi bandi pubblicati dopo la pubblicazione del Decreto-Legge Governance del PNRR e semplificazioni.

«L’art. 48 del D.L. 77/2021 ammette l'affidamento di progettazione ed esecuzione dei relativi lavori anche sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica su cui è sempre convocata la conferenza di servizi. A tutti gli effetti, malgrado l’espressa indicazione fornita dalla norma, che richiama puntualmente l’art. 23, co. 5, del d.lgs. n. 50/2016 (progettazione di fattibilità tecnica ed economica), il grado di complessità del livello progettuale richiesto dalle Stazioni Appaltanti all’interno dei bandi è, in realtà, pari a quello della progettazione definitiva. Da tale malcostume, posto in essere in aperta violazione del citato art. 48, consegue che, in forza del nome attribuito dalla norma alla progettazione, le Amministrazioni sottostimino la base d’asta, mettendo a gara la progettazione di fattibilità tecnica ed economica, calcolando il relativo importo sulla base del decreto ministeriale parametri, ma chiedendo, in realtà, un elaborato con un livello di approfondimento pari ad un progetto definitivo, senza, naturalmente, che venga previsto il relativo compenso per il professionista incaricato».

Ha poi continuato l’ing. Fietta – «Fondazione Inarcassa ha denunciato ripetutamente i bandi irregolari che non rispettano il decreto parametri, ottenendo anche numerosi riscontri da parte dell’ANAC, ma in questo caso il problema, largamente condiviso dal mondo delle professioni, è molto più complesso per la confusione creata dalla norma sul livello del servizio tecnico richiesto. Ovviamente il problema non si limita esclusivamente alla base d’asta, fortemente sottostimata, ma interessa anche i tempi previsti per l’esecuzione della progettazione».

«Come già avvenuto per altri servizi tecnici, temo che questo giochino scorretto – cambiare nome per cambiare il prezzo – allontani le migliori professionalità dalla progettazione collegata al PNRR, creando un divario crescente rispetto agli obiettivi che il Paese si è posto». - ha concluso il Presidente della Fondazione Inarcassa.

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