Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato sei decreti che consentono di utilizzare ulteriori 1,9 miliardi del Piano complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Con questi provvedimenti il 74% delle risorse assegnate al Mims, considerando le varie forme di finanziamento, sono già state ripartite e assegnate agli enti attuatori, per un importo complessivo pari a 45,4 miliardi. I decreti (due dei quali sono ora alla firma del Ministro dell’Economia e delle Finanze) stanziano un miliardo di euro per rafforzare il monitoraggio tecnologico e la messa in sicurezza delle Autostrade A24 e A25 (Roma-Pescara e Roma-Teramo), 720 milioni per favorire la navigazione green, 200 milioni per il rinnovo delle infrastrutture ferroviarie e del materiale rotabile per il trasporto merci.
“L’attuazione del Pnrr procede spedita”, dichiara il Ministro Giovannini. “In tre mesi, anche grazie alle intese raggiunte in Conferenza Stato-Regioni e Stato-Città abbiamo affidato agli enti attuatori (Rete Ferroviaria Italiana, Regioni, Comuni, Commissari, ecc.) quasi due terzi delle risorse di competenza del Ministero. Entro metà ottobre verranno emanati gli atti di assegnazione e ripartizione relativi ad ulteriori 12,3 miliardi di euro, portando il valore complessivo delle risorse attivate a 57,8 miliardi, che corrispondono al 94% del totale delle risorse attribuite al Mims. Alcuni enti attuatori hanno già avviato cantieri o emanato bandi per i diversi interventi e il Ministero sta monitorando costantemente gli atti di implementazione del Piano”.
Il primo decreto, nell’ambito del progetto ‘strade sicure’, prevede un piano straordinario per il controllo e la messa in sicurezza di ponti, viadotti e gallerie delle autostrade A24 e A25, interventi per la realizzazione del monitoraggio dinamico su tali opere e l’efficientamento del sistema impiantistico del traforo del Gran Sasso. La cifra di un miliardo viene trasferita al Commissario straordinario che assume le funzioni di soggetto attuatore.
Per favorire la transizione ecologica, una delle missioni del Pnrr, il decreto per il rinnovo della flotta navale in senso ecologico prevede l’utilizzo di 500 milioni di euro per la costruzione di nuove navi o per interventi di completamento di unità navali già in fase di costruzione. Più in dettaglio, 250 milioni di euro riguardano nuove navi a propulsione caratterizzata da un basso impatto ambientale e 250 milioni per dotare le unità navali in fase di costruzione di impianti che limitino le emissioni inquinanti e riducono i consumi. Il 10% dello stanziamento complessivo è riservato a navi che operano in ambito portuale, come i rimorchiatori. Tra gli interventi sulle navi già in costruzione ammessi al contributo pubblico si prevede l’installazione di sistemi per l’uso di combustibili a minore impatto ambientale (Gnl, Bio Gnl, metanolo, idrogeno), l’adozione di motori elettrici ad alta efficienza e, per i porti, la costruzione di reti per l’alimentazione elettrica delle navi in banchina (cosiddetto cold ironing). Si prevede inoltre uno stanziamento di 220 milioni per la realizzazione di impianti per la liquefazione di gas naturale con punti di rifornimento di GNL e BioGNL in ambito portuale, nonché l’acquisto di navi destinate alle attività di stoccaggio del gas.
Gli altri decreti sono finalizzati a rinnovare e potenziare il trasporto ferroviario delle merci. Gli interventi, per complessivi 200 milioni, sono destinati all’acquisto di nuovi carri e locomotive che rispondono ai più moderni standard tecnologici, energetici e manutentivi e di nuove gru nei terminali intermodali. Sono previsti anche interventi per l’efficientamento ecosostenibile dei raccordi ferroviari.
Si tratta di uno sforzo senza precedenti per dimensione e qualità degli interventi nella direzione della transizione ecologica, dell’aumento della competitività, del miglioramento della qualità della vita delle persone e della riduzione delle disuguaglianze territoriali – aggiunge il Ministro – per il quale desidero ringraziare non solo le strutture del Ministero, ma anche le Regioni, le Province autonome e gli altri enti territoriali. Le intese raggiunte in tempi strettissimi testimoniano un forte spirito di collaborazione interistituzionale, che ora va mantenuto nella fase attuativa. Il sistema informativo in via di completamento presso il Ministero consentirà di seguire in tempo reale l’attuazione del Pnrr e di attivare, ove necessario, le azioni necessarie per assicurare il rispetto delle milestones e dei traguardi definiti nel Piano.