Ieri, 27 luglio, il ministro Raffaele Fitto ha presentato al governo una rimodulazione dell'attuale PNRR. Modificati 144 obiettivi su 349; tagliati interventi per 15,89 miliardi dalle ferrovie ai Comuni, dal dissesto idrogeologico al welfare, mentre vale oltre 19 miliardi l'integrazione con il capitolo REPowerEU. Il documento presentato dal ministro conta 152 pagine e sposta fondi e tempi di molte riforme.
Più tempo per le stazioni appaltanti
Nel documento viene chiesto più tempo per l’accelerazione nelle aggiudicazioni degli appalti su cui pesa il cambio di sistema introdotto dal 1° luglio con il nuovo codice appalti.
4 miliardi per il Superbonus ma solo a redditi bassi
In tema di indipendenza energetica e REPowerEU, è stato inserito un capitolo relativo ai bonus per i privati cittadini in modo da riqualificare le abitazioni private. La misura avrà una dotazione di 4 miliardi di euro e andrà a supporto delle famiglie a basso reddito, in passato rimaste escluse dagli interventi di efficientamento delle abitazioni e si basa sulle consuete detrazioni fiscali, ma, con vincoli stringenti.
Inserito il capitolo sul REPowerEU
Nel dossier entra poi il REPowerEU, con tre grandi misure di investimento:
- 2,312 miliardi per le reti;
- 14,793 miliardi per la transizione verde e l'efficientamento energetico;
- 2,05 miliardi per le filiere.
Previste anche sei riforme settoriali, che valgono altri 100,75 milioni: riduzione dei costi di connessione alle reti della produzione di biometano; Power Purchasing Agreement (Ppa) rinnovabili; green skill settore privato e pubblico (due riforme); road map per la razionalizzazione dei sussidi inefficienti ai combustibili fossili; testo unico rinnovabili per un totale di 19,25 miliardi di euro da investire.
I tagli nelle ferrovie
Definanziate alcune tratte di potenziamento delle ferrovie come la Roma-Pescara pari a 620,17 milioni di euro, e alcuni tratti della Napoli-Bari e della Palermo Catania, per un taglio di altri 787 milioni. I soldi tagliati da queste tratte dovrebbero essere comunque riallocati sempre nel settore ferroviario.