Il rapporto
sullo stato di attuazione delle infrastrutture prioritarie previste dal piano
nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e dal fondo complementare (Pnc)
presentato lo scorso 12 aprile dalla commissione ambiente alla Camera e aggiornato al 31 dicembre 2022 è
il primo documento ufficiale che mette a disposizione dati sullo stato dei
progetti. Opere che nel loro complesso riguardano ferrovie, ciclovie, porti e
interporti, sistemi urbani, strade ed autostrade, aeroporti, infrastrutture
idriche e di edilizia pubblica.
Openpolis,
che ha attivato l’osservatorio Open.Pnrr, ne ha tratto alcune
considerazioni.
Il quadro delle risorse del Pnrr
Innanzitutto
per quanto concerne il quadro delle risorse. A fine 2022 Il costo delle
infrastrutture prioritarie Pnrr-Pnc è stimato in 132,5 miliardi ma le risorse
disponibili ammontavano a 102,3 miliari, quindi 30 miliardi in meno. Inoltre la
stima dei costi delle opere rispetto al dato precedente di maggio 2022 è
aumentato di 7,2 miliardi, (+5,7% in sette mesi), a causa all’aumento dei costi
dei materiali di costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici. Un
trend di cui non si conosce il destino dato le strette interconnessioni con le
vicende geopolitiche in Ucraina ancora in corso.
Per quanto concerne invece lo stato di avanzamento delle opere il rapporto evidenzia i dati delle infrastrutture solo a livello nazionale e di macro aree, e considera le fasi che vanno dalla progettazione all’attivazione dei lavori, senza entrare nel dettaglio delle singole opere.
I progetti del Pnrr relativi alle ferrovie
Si può
rilevare come il 26% dei progetti Pnrr e Pnc sulle ferrovie sono in corso di
realizzazione. I lavori sulle ferrovie si trovano a uno stadio più avanzato
rispetto a quelli di ciclovie (11%), porti e interporti (10%), sistemi urbani
(7%), strade e autostrade (1%). Le opere per aeroporti, infrastrutture idriche
ed edilizia pubblica sono ancora ferme ai passaggi che precedono l’avvio dei progetti.
La maggior parte delle opere a fine 2022 erano ancora nelle fasi di
progettazione o di gara.
Gli stessi
dati analizzati a livello di macro aree evidenziano come il 14% delle
infrastrutture prioritarie previste per il sud e le isole dal Pnrr sono in corso di
realizzazione mentre il valore per il centro-nord il livello è del 36%.
Tuttavia dei 17,7 miliardi messi a gara per le infrastrutture prioritarie Il 61% (10,8 miliardi) riguarda opere da realizzare nel sud e nelle isole, il 38% nel nord e centro Italia e l’1% riguarda al tempo stesso più regioni.