Come di consueto OpenPolis, attraverso il proprio osservatorio indipendente OpenPNNR, ha rielaborato i dati diffusi dal portale ItaliaDomani.it e relativi ai progetti del piano concretamente finanziati. Dall’analisi dell’ultimo aggiornamento dello scorso 8 settembre e confrontandolo con i precedenti dataset è emerso che, come prevedibile, il numero dei progetti finanziati sono aumentati ma anche che ben 1.015 non risultano più tra quelli finanziati.
Sempre attraverso i dati a disposizione l’osservatorio indipendente ha individuando i territori più coinvolti, le risorse in gioco e provato a ipotizzare motivi degli sfasamenti.
A settembre 2023 gli interventi selezionati tramite bandi e procedure di gara, sono 219.837 e allocano risorse PNRR per complessivi 120,35 miliardi di euro, ovvero poco più della metà dei 190,5 miliardi complessivi assegnati in origine al piano italiano da Bruxelles. Come per i precedenti aggiornamenti viene segnalato che non sono ancora disponibili informazioni sullo stato di avanzamento degli interventi finanziati, quindi potrebbero essere ancora da avviare, in corso oppure in alcuni casi già completati.
Alle grandi città gli importi maggiori
A livello comunale finora gli importi maggiori risultano, da un lato, quelli di grandi città e capoluoghi e dall’altro, quelli di piccoli comuni perlopiù situati nel sud e nelle isole. Tuttavia viene precisato che molti progetti coinvolgono più di un comune, e poiché non è disponibile l’informazione sulla suddivisione del finanziamento, gli importi sono stati contati interamente per ciascun territorio coinvolto.
Al primo posto figura Roma con 4,9 miliardi di euro, poi Milano e Napoli entrambe con 2,8 miliardi e Bologna e Bari con 1,7 miliardi ciascuna. Seguono altre città capoluogo di regione o di provincia, senza particolari distinzioni tra nord, centro e sud.
Insieme ai capoluoghi, spiccano per finanziamenti Pnrr alcuni territori più piccoli, con popolazioni tra i 20 mila e i 50 mila abitanti. Belpasso, in provincia di Catania, è il 15esimo comune per importo assegnato con 893 milioni di euro.
Analisi settoriale
Oltre alla distribuzione territoriale vengono evidenziati i settori di intervento finora più coinvolti dai circa 220 mila progetti. La digitalizzazione è il principale, con circa 75 mila interventi, seguito dai progetti su scuola, università e ricerca (49.501) e transizione ecologica (49.220). Con un divario più ampio troviamo anche i settori di impresa e lavoro (16.992) e cultura e turismo (9.017).
Gli interventi non più finanziati dal PNRR
Come detto all’inizio 1.015 progetti non risultano più selezionati e finanziati dal Pnrr, con l’aggiornamento di settembre. Questo ha comportato una riduzione della spesa per 250 milioni, di cui un quarto riguardante la Puglia (-62 milioni). Seguono poi Piemonte (-24,28), Lombardia (-22,37) e Veneto (-18,72). Il fatto che questi progetti non siano più finanziati con le risorse del PNRR non significa però che siano stati abbandonati. Non si può escludere a priori che le istituzioni possano trovare (o abbiano già trovato) altre fonti di finanziamento per portare avanti quei progetti e la loro esclusione dall’elenco secondo l’ipotesi di OpenPolis potrebbe essere ricondotta alla al rispetto dei vincoli e dei criteri che i progetti PNRR devono possedere, tra cui a titolo esemplificativo quello relativo al principio di “non arrecare danno significativo” (Do-No-Significant-Harm, DNSH), previsto dall’art.18 del regolamento europeo sul PNRR.