Dei circa 48 miliardi di euro che il PNRR ha destinato in favore della digitalizzazione del Paese, ben 2,6 miliardi sono stati indirizzati la digitalizzazione della Pubblica amministrazione. A questi si sono aggiunti altri 800 milioni provenienti dalle risorse del Fondo complementare.
Complessivamente, come si legge sul sito di Openpolis che come noto monitora in modo indipendente costantemente l’evoluzione del PNRR, grazie a questi stanziamenti sono scaturiti ben 33.748 progetti in tutta Italia, non tutti ancora finanziati e che consentiranno il miglioramento dell’esperienza del cittadino nei rapporti con la Pubblica amministrazione, oppure di potenziare la presenza online delle pubbliche amministrazioni, e di aumentare i servizi erogati.
I benefici saranno percepibili da tutti naturalmente, ma soprattutto da coloro che risiedono nei comuni più piccoli e periferici, quindi distanti dagli uffici governativi, presenti tipicamente nelle principali città.
Suddivisione a livello geografico
Complessivamente i fondi Pnrr già assegnati per progetti in ambito di cittadinanza digitale ammontano a circa 1,6 miliardi di euro. La Lombardia è la regione a cui sono stati assegnati più fondi (202,7 milioni), seguita da Piemonte (124,5) e Veneto (97,3). La Campania è la prima regione del sud con 95,6 milioni, seguita dalla Sicilia (80,4 milioni). Senza considerare i fondi impiegati a livello nazionale, tuttavia per il momento nel meridione sud sono state destinate il 35,8% delle risorse, al di sotto della quota minima del 40% prevista dal Pnrr.
Sono ben 7.506 (su un dotale di 7.901) i comuni che ricevono fondi Pnrr per progetti legati al miglioramento dei servizi digitali della Pa. In questo caso è il comune di Palermo quello che riceve la maggior quota di risorse, pari a circa 3,5 milioni di euro. Seguono i comuni di Roma (2,9), Venezia (2,7) e Verona (2,5). Mentre tra i comuni non capoluogo il primo nella graduatoria è Giugliano in Campania con circa 728 mila euro, poi Cava de’ Tirreni (671 mila euro) e Pomezia (606mila euro).
Progetti più onerosi
I progetti più onerosi sono quelli che hanno una portata su tutto il territorio nazionale e che assorbono l’intero importo stanziato dalla misura. Per esempio alla presidenza del consiglio dei ministri sono affidati 72 milioni di euro per la diffusione della piattaforma PagoPa e dell’app Io e altri 38,5 per la digitalizzazione degli avvisi pubblici. 36,6 milioni sono stati assegnati al ministero dell’interno sempre per progetti legati a PagoPa e app Io. Al ministero delle infrastrutture infine vanno circa 8,1 milioni per interventi nell’ambito della piattaforma nazionale digitale dati.