In merito ai ritardi nelle anticipazioni PNRR ai Comuni, i senatori Antonio Misiani e Alessandro Alfieri, rispettivamente responsabile economico e responsabile Riforme e PNRR del Pd, hanno presentato una interrogazione al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto e al Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti.
“I comuni sono interessati dalle misure contenute all’interno del PNRR per circa 40 miliardi di euro nell’ambito di 4 missioni. Si tratta di interventi che riguardano infrastrutture, welfare, servizi, messa in sicurezza del territorio, supporto alle transizioni ecologiche e digitali”, ricordano i due senatori.
“In conformità con le procedure previste all’interno del sistema di gestione e controllo, i soggetti attuatori sono tenuti alla presentazione di apposite e periodiche domande di rimborso a titolo di rendicontazione delle spese sostenute.
Nel caso in cui i Soggetti attuatori non dispongano della capacità finanziaria necessaria per anticipare le spese sostenute possono avanzare una richiesta a titolo di anticipazione nei confronti dell’Amministrazione centrale responsabile di interventi. La richiesta di anticipazione deve essere presentata sulla stessa piattaforma di gestione della candidatura del Ministero secondo le disposizioni già in precedenza comunicate.
Forti rallentamenti a causa delle procedure
Le suddette procedure stanno producendo forti rallentamenti nell’attuazione degli interventi del PNRR di competenza dei Comuni. Gran parte dei sindaci lamentano da tempo un’eccessiva e farraginosa complessità amministrativa legata sia alla rendicontazione degli interventi sia ai tempi e alle modalità di erogazione delle risorse per l’attuazione dei rispettivi interventi. In particolare, il flusso delle risorse che affluiscono verso le casse dei Comuni risulta eccessivamente lento e molte amministrazioni locali, senza l’erogazione tempestiva dell’anticipo del 30 per cento o delle successive quote spettanti, si trovano in forti difficoltà nel mandare avanti le opere del PNRR”, evidenziano i senatori Misiani e Alfieri.
“I comuni, nonostante le risorse del PNRR siano state già trasferite al nostro Paese e iscritte al bilancio dello Stato, – continuano i senatori dem – sono costretti di fatto ad attivare anticipazione di tesoreria con aggravio di spesa per interessi. L’effetto collaterale pericolosissimo è che i ritardi legati ai pagamenti possano causare il blocco dei lavori e conseguentemente il mancato rispetto del cronoprogramma e più in generale il raggiungimento degli obbiettivi programmati. Recentemente l’Anci ha inviato una lettera al Governo per evidenziare la situazione descritta”.
L'interrogazione al governo
“Per questo motivo – concludono Misiani e Alfieri – abbiamo presentato una interrogazione al governo con la quale chiediamo di sapere dai Ministri interrogati: quali iniziative intendano assumere al fine di accelerare il processo di «validazione della spesa» e trasferire immediatamente le risorse ai comuni, anche per le amministrazioni che si trovano in condizioni precarie e di oggettiva crisi finanziaria derivante dal dissesto o predissesto finanziario ai sensi dell’articolo 244 e 243-bis Tuel e se alla luce delle difficoltà riportate in premessa non intendano comunque valutare l’opportunità di accelerare l’anticipo delle risorse del finanziamento ammesso, nelle more delle relative validazioni; quali siano le motivazioni che hanno finora impedito il riconoscimento ai Comuni dei pagamenti intermedi necessari per la prosecuzione e la conclusione degli investimenti relativi al PNRR e se tali difficoltà siano dovute al mancato o incompleto inserimento da parte dei Comuni dei dati nella piattaforma ReGIS oppure ad ingiustificati ritardi dovuti all’amministrazione centrale titolare degli interventi; quali ulteriori iniziative urgenti intendano adottare al fine di favorire il rispetto del cronoprogramma degli interventi PNRR di competenza dei comuni ed evitare la rinuncia alla prosecuzione degli interventi da parte delle amministrazioni locali a causa del protrarsi ingiustificato dei ritardi nelle erogazioni loro spettanti”.