Nelle prossime ore il comitato economico e finanziario europeo si riunirà per decidere sull'invio della terza rata all'Italia. Se il parere del comitato sarà positivo, il nostro Paese riceverà già dai primi di ottobre la terza tranche per un valore di oltre 18 miliardi.
Ma a breve ci sarà un'altra importante scadenza. Infatti dopo che la Commissione europea a luglio ha approvato le proposte di modifiche alla quarta rata presentate dal governo italiano, il 14 settembre il Consiglio Ue si pronuncerà definitivamente sulle modifiche relative alla quarta rata.
Se le modifiche riceveranno il benestare del Consiglio, sarà possibile presentare già a partire dal 20 settembre la richiesta di pagamento della IV rata di 16,5 miliardi di euro, consentendone la sua erogazione entro la fine del 2023.
Le modifiche alla IV rata
Tra le modifiche presentate dal governo italiano in Commissione a luglio vi sono l'aumento dei fondi iniziali di 2,7 miliardi per il REPowerEU recuperando risorse per ulteriori circa 16 miliardi da una decina di progetti che arrancano.
Escono dalla scadenza del 2026 del Pnrr la tratta ferroviaria Roma-Pescara, due lotti della Palermo-Catania e una parte degli investimenti per l'Ertms (European rail traffic management system). Le risorse saranno utilizzate su altri lotti delle tratte Napoli-Bari e Palermo-Catania, secondo quanto riferisce una nota del Mit. Il dicastero di Salvini ha comunque precisato come gli oltre 39 miliardi di risorse finanziarie per infrastrutture e sistemi di trasporto saranno interamente spesi.
Nel piano di revisione previste anche misure che si propone di definanziare dal Pnrr e di salvaguardare attraverso la copertura con altre fonti di finanziamento, come il piano nazionale complementare al Pnrr e i fondi delle politiche di coesione. Si tratta di 9 misure per un ammontare di 15,9 miliardi di euro.