Dei ritardi
sui tempi di attuazione del PNRR si sta discutendo ormai da tempo, anche se
negli ultimi giorni il dibattito politico si è concentrato soprattutto sul tema
dell’esclusione dal PNRR del controllo concomitante da parte della Corte dei
Conti, e sul decreto legge con cui il Governo ha posto oggi la fiducia alla
Camera.
I ritardi teoricamente
si possono ripercuotere anche sui tempi di riscossione delle rate di
finanziamento previste dal NextGenerationEU/Recovery Plan.
Per esempio il saldo della terza rata da 19 miliardi (l’acconto
del 13% pari a 2.839.080.460 milioni di euro era stato erogato nell’agosto
2021) è stato inviato alla Commissione lo scorso 30
dicembre 2022 a fronte del conseguimento dei 55 traguardi-obiettivi previsti
nel secondo semestre 2022. L’iter di valutazione previsto dalle procedure
europee dovrebbe essere ormai concluso, tant’è che si attende ad horas il via libera. Con questa rata
l’Italia arriverebbe al 60% delle risorse complessive previste dal PNNR.
La portavoce
della Commissione Europea per l'Economia Veerle Nuyts ha reso noto proprio ieri
che l’Italia “non ha ancora presentato un capitolo REPowerEU" a
integrazione del Pnrr, ma "siamo impegnati in scambi costanti, come con
tutti gli Stati membri, su questo capitolo”. Un capitolo che per l’Italia
prevede fondi per 2,7 miliardi.
Nel frattempo sono ripresi i lavori a livello di cabina di regia per gestire le prossime scadenze. Il ministro Fitto sta incontrando i governatori di Regione, ed è stata trasmessa al Parlamento la relazione del terza relazione semestrale che riguarda da vicino la quarta rata del Pnrr (da 16 miliardi) ovvero il raggiungimento di 27 scadenze (20 traguardi/milestone e 7 obiettivi/target) e che andrebbe formalmente richiesta a fine giugno.
Usiamo necessariamente
il condizionale perché con ogni probabilità anche la tempistica delle diverse
rate sarà rivista in linea con le modifiche del Piano che il Governo intende presentare
entro il 31 agosto. Modifiche che possono riguardare anche il capitolo
REPowerEU.
Le prossime scadenze,
salvo modifiche, sono le seguenti:
31 dicembre
2023, 5° rata da 18 miliardi;
30 giugno
2024, 6° rata da 11 miliardi;
31 dicembre
2024, 7° rata da 18 miliardi;
30 giugno
2025, 8° rata da 11 miliardi;
31 dicembre
2025, 9° rata da 13 miliardi;
30 giugno 2026, 10° rata da 18,1 miliardi e termine del PNRR italiano.