Nonostante gli obiettivi europei al 2050 di raggiungimento della neutralità climatica, in Europa si investe ancora poco in energie rinnovabili. Secondo i dati Eurostat nel 2021 la percentuale di energia da fonti rinnovabili nel consumo finale lordo di energia in UE è aumentata solo dello 0,1%. Uno dei principali limiti all'utilizzo di energie rinnovabili è il costo elevato, soprattutto per quanto riguarda la produzione di celle solari.
Dall'Università di Kyoto arriva una possibile soluzione per abbattere i costi di produzione. Infatti, un team di ricerca - composto da
realizzato una cella solare a eterogiunzione in PEDOT:PSS composta da poli(3,4-etilendiossitiofene) e poli(stirenesolfonato).Lo studio pubblicato su PNAS Nexus mostra come una cella solare a eterogiunzione in PEDOT:PSS si fabbrica a partire da un semplice wafer di Silicio e solo in condizioni ambientali e a temperatura ambiente, con un'efficienza di conversione energetica superiore al 10%. Lo schema di produzione, realizzato dai ricercatori, si basa sulla scoperta che gli strati fotovoltaici di PEDOT:PSS funzionano attivamente anche su substrati di Silicio altamente drogati, il che attenua notevolmente le condizioni richieste per l'implementazione degli elettrodi.
“Volevamo evitare di produrre celle solari in condizioni di vuoto e con processi ad alta temperatura, che richiedono attrezzature grandi e costose e una grande quantità di tempo”, spiega Katsuaki Tanabe tra gli autori del lavoro pubblicato su PNAS Nexus.