Tra le prime società ad aver adottato la progettazione BIM, Politecnica utilizza Tekla Structures per molti dei suoi progetti. Tra quelli più recenti troviamo il progetto per l’ampliamento della struttura ricettiva “Palazzo di Varignana Resort & Spa”. Nel caso in esame, Politecnica è stata incaricata dalla Società Palazzo di Varignana S.r.l. della redazione del progetto preliminare, definitivo, esecutivo e della direzione lavori per la costruzione di 44 nuove camere e suite connesse alla struttura ricettiva esistente. Per questo progetto Politecnica ha deciso di avvalersi del software Tekla Structures utilizzando la metodologia BIM.
PROGETTO. Il complesso è situato in località Varignana, piccola frazione del Comune di Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna. L’idea progettuale nasce dal desiderio di rispettare la natura del luogo puntando particolarmente l’attenzione sul rapporto che la struttura ricettiva ha con il paesaggio e l’ambiente circostante garantendo le soluzioni più adeguate al massimo confort dei clienti.
La struttura è in carpenteria metallica composta da pilastri tubolari riempiti di calcestruzzo armato. La geometria dei pali di fondazione segue l’andamento del terreno adattandosi al territorio. I tunnel che collegano i diversi corpi del complesso hanno un’estensione di 50 metri e sono ancorate a monte, concettualmente “libere” di scorrere verso valle. Attraverso queste due strutture si raggiungono i corpi scala e in ne i corridoi che conducono alle camere. I nuovi edifici sono volutamente tre per produrre le giuste interruzioni del costruito e riequilibrare l’ingresso della natura nei punti di rottura stessi tra gli edifici.
Con Tekla Structures abbiamo modellato tutto in BIM – racconta l’Ing. Giovanni Gamberini, strutturista di Politecnica?. Le casserature, le armature e il tracciamento delle casserature nello spazio, con una particolare attenzione all’interconnessione tra i pilastri tubolari, le armature di platea e le gabbie di armatura dei pali di fondazione.
La percezione del nuovo manufatto è stato oggetto di una lunga indagine al fine di ridurne l’impatto e non creare distonie con il paesaggio circostante.
Sotto il profilo dello studio dell’impatto ambientale - spiega Giovanni Gamberini - è risultata fondamentale la modellazione tridimensionale e integrata con Tekla Structures in ambiente BIM. Dapprima per focalizzare con adeguata cura il rispetto della morfologia del luogo poi, dati i forti limiti urbanistici legati alle altezze e alle superfici, per controllare in modo costante i rapporti di altezze, estensioni e caratteristiche costruttive dell’edificio.
In linea con la filosofia Open BIM, Tekla Structures supporta la certificazione IFC e garantisce l’interoperabilità del software permettendo quindi la collaborazione tra tutte le parti? in causa e l’interazione tra i diversi progetti da quello architettonico a quello strutturale a quello impiantistico.