Impianti termici e climatizzazione

Pompa di calore ibrida che sfrutta la cavitazione controllata

Bernoulli Hybrid, lanciata da Lucas, è una nuova tecnologia che sfrutta il fenomeno fisico della cavitazione controllata per garantire una produzione continua di calore ad alta temperatura e a basso costo

venerdì 24 luglio 2015 - Erika Seghetti

bernoulli copia
Si chiama Bernoulli Hybrid ed è una pompa di calore ibrida dotata di una nuova tecnologia elettromeccanica che utilizza il fenomeno fisico della cavitazione controllata per garantire una continua produzione di calore ad alta temperatura e a basso costo.

A lanciarla è una giovane azienda san marinese, la Lucas, nata proprio grazie all'intuizione di realizzare il prototipo di un sistema di riscaldamento senza l’utilizzo di alcun combustibile tradizionale.

Le due fasi chiave di Bernoulli Hybrid

Per riscaldare gli ambienti la pompa di calore Bernoulli Hybrid sfrutta due diversi principi, adattandone il funzionamento alle richieste del condomino o dell’azienda.

La prima fase di riscaldamento avviene sfruttando la compressione di un gas che “ruba” l’energia termica dall’ambiente esterno per renderla disponibile all’ambiente interno, ma la novità risiede nella seconda fase di riscaldamento, ovvero il brevetto che permette di sfruttare l’energia intrinseca nei legami idrogeno tra le varie molecole d’acqua.
Questo brevetto sfrutta una forte depressione prodotta meccanicamente da una turbina che lavora in una camera stagna di acqua per dare inizio ad un fenomeno naturale simile alla cavitazione.

Il fenomeno della cavitazione

La cavitazione avviene rompendo meccanicamente i legami idrogeno tra le varie molecole d’acqua, questo ne cambia lo stato facendolo passare da liquido a gassoso e causando una rapida espansione dei gas. L’espansione dei gas (vapore acqueo) continua fino al punto in cui la tensione superficiale del liquido attorno alla bolla di vapore acqueo è superiore alla forza di depressione effettuata meccanicamente dalla turbina; da questo momento in avanti la bolla comincia quella che è la fase di compressione, ovvero la fase in cui viene generato calore.

Una singola bolla cavitativa riesce nella fase di massima compressione a sviluppare fino a 5000°C e 2200 bar di pressione, ovvero più della temperatura della superficie solare.
Le bolle cavitative però sono molto piccole (qualche micron) e di durata estremamente limitata nel tempo (nell’ordine di nanosecondi), una singola bolla cavitativa non sarebbe in grado di soddisfare le necessità di un cliente. Uno dei brevetti della Lucas consiste, quindi, nel riuscire a creare un effetto costante, ovvero una continua esplosione ed implosione di moltisse bolle cavitative contemporaneamente, che dà quindi la possibilità di cedere una grande quantità di energia termica all’utenza.

L'azienda ha recentemente comunicato di aver venduto i primi 100 pezzi.

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