Sulla Gazzetta Ufficiale n. 77 del 31 marzo scorso è pubblicato il decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35 (in allegato), recante “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”.
Il provvedimento entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.
Approvato dal Consiglio dei ministri il 16 marzo, il decreto-legge riavvia l’iter realizzativo dell’opera attraverso la prosecuzione del rapporto concessorio, la ripresa dei rapporti contrattuali tra la società concessionaria, il contraente generale e gli altri soggetti affidatari dei servizi connessi alla realizzazione dell’opera, nonché la risoluzione del contenzioso pendente, in conformità a quanto previsto dalle disposizioni contenute nella legge di bilancio 2023 (art. 1, co. 487-493, della legge n. 197 del 2022).
Innanzitutto, la società Stretto di Messina, in liquidazione, torna in bonis e si trasforma in una società in house. L’assetto societario prevede la partecipazione di RFI, Anas, delle Regioni Sicilia e Calabria e per una quota non inferiore al 51% di MEF e MIT. A quest’ultimo sono attribuite funzioni di indirizzo, controllo e vigilanza tecnica e operativa sulla società in ordine alle attività oggetto di concessione, circostanza che garantirà l’esercizio di una decisiva attività di indirizzo sugli obiettivi strategici e sulle decisioni della società.
Si prevede la costituzione di un Comitato scientifico di consulenza tecnica, supervisione e indirizzo delle attività tecniche progettuali. Rivive il progetto definitivo del ponte, che dovrà essere integrato e aggiornato secondo le prescrizioni e le normative vigenti. Rivivono i contratti già stipulati, previo l’azzeramento del contenzioso.