Si è tenuta il 27 marzo al MIT una riunione tecnica tra il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, insieme agli uffici di entrambi i dicasteri. Presente anche l'Ad della Società Stretto di Messina Spa, Pietro Ciucci.
Oggetto dell'incontro operativo le prossime attività rispetto al collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria, il Ponte sullo Stretto di Messina.
Ricordiamo che il ministro Salvini, nel suo intervento a un recente convegno degli Ingegneri d’Italia ad Agrigento, ha annunciato che nell’estate 2025 partiranno i cantieri in Sicilia e Calabria per il Ponte sullo Stretto. L’approvazione del progetto è prevista in questa primavera, la realizzazione durerebbe 7 anni, nel 2032 si dovrebbe viaggiare in 15 minuti da Reggio Calabria a Messina.
Interrogazione alla Camera
Ieri 26 marzo Salvini ha risposto in Question Time alla Camera a un'interrogazione sul processo di approvazione del progetto, con particolare riferimento alle misure compensative ambientali.
L'interrogazione è stata illustrata dal deputato Angelo Bonelli (AVS): “Signor Ministro, lei sa che la Commissione VIA ha dato un parere negativo della VIncA per quanto attiene il progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Quindi, le chiedo: come potrà portare al CIPESS un progetto, con un parere negativo, che insiste su aree ambientalmente di pregio, tra l’altro vincolate dall’Unione europea? Visto che lei, alcuni giorni fa, ha avuto modo di parlare con il Vicepresidente degli Stati Uniti d’America, Vance - lei ha detto che ha parlato anche di infrastrutture -, e considerato che Trump ha definito gli europei “parassiti”, vorrei ricordare che le vere politiche parassitarie sono quelle di chi toglie soldi alle strade, agli ospedali e alle scuole del nostro Paese per realizzare un’opera inutile”.
Salvini: “Il progetto presto al CIPESS nel rispetto degli standard ambientali”
“Colleghi, il quesito posto ci chiede se siamo nelle condizioni di portare presto al CIPESS, quindi all’approvazione del progetto definitivo, le deliberazioni di competenza sul ponte sullo Stretto. La risposta è semplice: sì”, ha risposto Salvini. “Il progetto approderà presto al CIPESS e ci arriverà nel rispetto di tutti gli standard richiesti dalle direttive ambientali di settore. Ricordo che la procedura di compatibilità ambientale del progetto si è completata lo scorso 13 novembre con il parere positivo della Commissione tecnica VIA-VAS, che, lo sottolineo, è una Commissione tecnica e non politica.
Rispetto alla valutazione di incidenza ambientale, ricordo che sono state richieste integrazioni procedurali rispetto a tre siti di interesse comunitario, in coerenza con quanto previsto dalla direttiva Habitat. A tale richiesta, la società concessionaria ha già dato seguito con la trasmissione della documentazione di approfondimento relativa alle misure di compensazione previste, che sono ora all’attenzione della Commissione tecnica VIA-VAS.
È inoltre imminente l’invio delle ulteriori integrazioni riguardo all’attestazione dei cosiddetti IROPI, ovvero i motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, che rendono prioritaria per lo Stato membro la realizzazione dell’opera. Anche su tali documenti dovrà esprimersi la Commissione tecnica VIA-VAS, prima dell’invio alla Commissione europea, come previsto dalla direttiva Habitat. All’esito di tali verifiche, potrà essere presentata al CIPESS tutta la documentazione tecnica e contrattuale, così come previsto dalla legge.
Ci tengo a ringraziare la Società Stretto di Messina per l’importante lavoro di queste settimane e di questi mesi. Il rigore delle verifiche tecniche che stiamo svolgendo ci consente di essere ottimisti sull’esito e sui tempi delle ultime fasi dell’iter approvativo. Sono verifiche che stanno coinvolgendo i migliori esperti del settore, esperti che, al di fuori di qualsiasi pregiudizio ideologico, si stanno confrontando in maniera oggettiva e non soggettiva su un’opera destinata a cambiare il volto del nostro Paese. Inoltre, ogni minima fase procedurale di questo percorso è connotata dai più alti standard di trasparenza. Non mi stancherò mai di dirlo: penso che poche opere al mondo siano state esaminate, studiate e discusse più del ponte sullo Stretto.
Alla luce di tutto questo, c’è un auspicio che oggi voglio, in conclusione, condividere: l’auspicio è che, di fronte all’evidenza tecnica e scientifica, di fronte ai dati positivi di impatto economico e sociale dell’opera, di fronte agli innegabili benefici che il ponte sullo Stretto potrà fornire a tante politiche pubbliche prioritarie, dalla difesa alla salute, anche la politica dei “no a prescindere” possa finalmente terminare”, ha concluso il ministro Salvini.
La replica di Bonelli: “Perché non volete far vedere il progetto al CSLLPP?”
“Prendo atto della risposta del Ministro, che in realtà conferma una cosa che è contraddittoria rispetto a quello che poc’anzi ha affermato, ovvero che non sarà presto, perché il progetto ha avuto un parere negativo della VIncA - signor Ministro Salvini, capisco che lei fa fatica a ricordare questo aspetto -, un parere negativo perché l’opera, che voi non avete voluto cambiare, perché non avete voluto modificare un progetto vecchio di 30 anni, insiste su aree di grande pregio ambientale tutelate dall’Unione europea.
Guardi, signor Ministro, le voglio dire con molta franchezza, visto che ci stanno vedendo gli italiani: lei dice che è stato valutato da tantissimi tecnici, ma quali tecnici? Coloro i quali hanno fatto il progetto. Qual è l’organismo tecnico pubblico dello Stato che ha validato questo progetto? Non c’è nessun organismo tecnico. Lei porterà questo progetto al CIPESS, e sa da chi verrà valutato al CIPESS questo progetto? Da una struttura di 7 persone che non ha alcuna competenza in materia di progetti e di ponti. Allora, noi ci affidiamo a che cosa? A ciò che ci dice la Società Stretto di Messina o il presidente del comitato scientifico, visto uscire dalla casa di Lunardi? Insomma, ci sono molte cose poco chiare in questo progetto. Allora, sono 15 i miliardi di euro che state sottraendo all’Italia tutta. Guardi che anche la sua Lega Nord, ma nel Nord quello vero, il progetto non lo vuole. Lei ha perso anche un po’ quell’identità a cui faceva riferimento. Il punto è che sta danneggiando il Sud da questo punto di vista, perché mancano scuole, ferrovie e insiste su un progetto che nemmeno al Consiglio superiore dei lavori pubblici volete far vedere. Perché, signor Ministro, non volete far vedere il progetto al Consiglio superiore dei lavori pubblici? Di che cosa avete paura? Questo nostro Paese, l’Italia, non può essere governato da società che legittimamente fanno il lavoro. Noi dobbiamo lavorare in nome dell’interesse pubblico. Ecco perché quello del CIPESS è un problema molto serio. Chi darà il via libera? Giorgia Meloni? Ha competenza in materia di ponti? Ha competenza in materia di questo tipo? No, non ce l’avete. State facendo un’enorme forzatura”, ha concluso il deputato Bonelli.