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Posatori di cappotti termici, un progetto di norma in inchiesta pubblica preliminare

Il CTI propone 10 nuovi progetti tra cui una futura specifica tecnica sulla determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e per l'illuminazione in edifici non residenziali

lunedì 9 ottobre 2017 - Redazione Build News

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Fino al 19 ottobre prossimo è possibile inviare commenti attraverso il sito web dell'UNI – clicca qui - in merito a 10 nuovi progetti proposti dall’Ente federato CTI (Comitato Termotecnico Italiano) entrati nella fase dell’inchiesta pubblica preliminare.

POSATORI DI CAPPOTTI TERMICI. Il sistema composito di isolamento termico per esterno è utilizzato come rivestimento dall'esterno di facciate nuove o in ristrutturazioni di edifici esistenti con lo scopo di ottimizzare la prestazione termica dell’edificio, migliorare le condizioni di comfort abitativo, ridurre i consumi energetici e la spesa per il riscaldamento e il raffrescamento estivo. In tale contesto vi è la necessità di definire la professionalità dei posatori di cappotti termici: ecco il progetto UNI1603378 “Attività professionali non regolamentate - Figure professionali che eseguono la posa dei sistemi compositi di isolamento termico per esterno (ETICS) - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza” che intende evidenziare la qualità e i servizi offerti dagli operatori del settore e permettere una crescita qualitativa dell’offerta in ambito nazionale e internazionale, grazie all’approccio utilizzato in linea con il sistema europeo EQF.

PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI. Va a sostituire la UNI/TS 11300-2:2014 il progetto UNI1603512 “Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e per l'illuminazione in edifici non residenziali”, futura specifica tecnica. La necessità è quella di aggiungere all'attuale metodologia di calcolo la modellazione di sistemi o impianti attualmente non inclusi. Così facendo verrà ampliato il numero di tecnologie e dispositivi, anche innovativi e/o non particolarmente diffusi, che potranno essere modellati nel calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici.

CALCOLO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA DI MACCHINE, APPARECCHI E IMPIANTI. 4 progetti forniscono metodi semplici e funzionali per il calcolo (e quindi la valutazione qualitativa) dell’efficienza energetica di macchine, apparecchi e impianti.

UNI1602719 “Misurazioni in campo - Generatori di calore - Parte 1: Apparecchi alimentati a combustibile liquido e/o gassoso” (sostituisce UNI 10389-1:2009) definisce le procedure per campionare e analizzare i prodotti della combustione e per misurare: la portata termica del generatore di calore, la temperatura dei prodotti della combustione e dell’aria comburente, le concentrazioni di ossigeno o anidride carbonica e di monossido di carbonio e l’indice di fumosità.

UNI1603305 “Misurazioni in campo - Generatori di calore - Parte 2: Apparecchi alimentati a biocombustibile solido non polverizzato” prescrive le procedure per eseguire in opera la misurazione del tiraggio, l’analisi dei prodotti della combustione e la misurazione del rendimento di combustione dei generatori di calore alimentati con biocombustibile solido non polverizzato.

UNI1601337 “Misurazioni in campo - Generatori di calore - Parte 3: Macchine frigorifere/pompa di calore” fsi applica alle macchine frigorifere/pompe di calore utilizzate negli impianti di climatizzazione:al fine di migliorare l’efficienza energetica del sistema, è importante anche il controllo periodico di tutti i generatori, in modo da poterne valutare la qualità di funzionamento.

Infine UNI1603430 “Misurazioni in campo - Generatori di calore - Parte 4: Impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento” definisce le procedure per eseguire in opera la misurazione della potenza termica e delle temperature di entrata e uscita degli scambiatori degli impianti allacciati a reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento.

CARATTERISTICHE CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE DELLE ACQUE IMPIEGATE NEGLI IMPIANTI PER LA CLIMATIZZAZIONE, PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA CON TEMPERATURA MASSIMA DI 180 °C E NEGLI IMPIANTI SOLARI TERMICI PER LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE ED ESTIVA E PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA. Sostituisce la UNI 8065:1989, ormai datata, il progetto UNI1603410 “Trattamento dell'acqua negli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva, per la produzione di acqua calda sanitaria e negli impianti solari termici” che intende definire le caratteristiche chimiche e chimico-fisiche delle acque impiegate negli impianti per la climatizzazione, per la produzione di acqua calda sanitaria con temperatura massima di 180 °C e negli impianti solari termici per la climatizzazione invernale ed estiva e per la produzione di acqua calda sanitaria. La necessità sentita è un miglioramento della tecnologia, la riduzione dei rischi per la salute e per l'ambiente e il miglioramento della vita utile degli impianti.

GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI A LEGNA O ALTRI BIOCOMBUSTIBILI SOLIDI. Il progetto UNI1601341 “Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi - Verifica, installazione, controllo e manutenzione” sostituisce la UNI 10683 del 2012. Definisce i requisiti di impianti destinati al riscaldamento ambiente, a impianti destinati alla cottura dei cibi, a impianti destinati alla produzione di acqua calda sanitaria dotati di sistema di evacuazione dei prodotti della combustione.

STABILIMENTI CON PERICOLO DI INCIDENTE RILEVANTE. Infine, vanno a sostituire le norme UNI 10616 e 10617 del 2012 i progetti UNI1603703 e UNI1603620 (che vedono UNICHIM come co-autore).

Il primo “Stabilimenti con pericolo di incidente rilevante - Sistemi di gestione della sicurezza - Linee guida per l'applicazione della UNI 10617” fornisce indicazioni per stabilire, attuare, mantenere attivo e migliorare un sistema di gestione per la sicurezza in conformità ai requisiti della UNI 10617 e, per ogni requisito di questa, descrive le procedure e gli strumenti tecnici utili per il conseguimento degli obiettivi specifici. Si applica all'esercizio di impianti in stabilimenti con pericolo di incidente rilevante, o all'esercizio di unità tecniche all'interno di stabilimenti nei quali sono prodotte, utilizzate, manipolate e depositate sostanze pericolose.

UNI1603620 “Stabilimenti con pericolo di incidente rilevante - Sistemi di gestione della sicurezza - Requisiti essenziali” specifica invece i requisiti di base per la predisposizione, l’attuazione, il mantenimento e il miglioramento di un sistema di gestione della sicurezza, finalizzato alla prevenzione degli incidenti rilevanti connessi con l'utilizzo di sostanze pericolose, come definite dalla legislazione vigente in materia.

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