“Sono molto preoccupata per la paralisi che si sta verificando nella gestione delle pratiche edilizie e urbanistiche”. Lo ha dichiarato la Presidente di Assimpredil Ance, Regina De Albertis, commentando la richiesta di tutele legali e di trasferimenti da parte dei dipendenti degli uffici dell’Assessorato alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano.
“Le istanze dei dipendenti degli uffici dell’Assessorato alla Rigenerazione urbana milanese, che, comprensibilmente, visto il clima creatosi, chiedono tutele legali e trasferimenti, destano molta preoccupazione ed evidenziano un blocco amministrativo relativamente all’attività istruttoria ed autorizzativa in ambito edilizio che rappresenta un grave danno per la città e il suo sviluppo, presente e futuro”, evidenzia in una nota l'Associazione delle imprese di costruzione edili di Milano, Lodi, Monza e Brianza.
Il blocco ferma la rigenerazione urbana
“Il clima di incertezza che si è determinato in ambito di rigenerazione urbana, dichiarato pubblicamente anche dagli Ordini professionali – afferma la Presidente Regina De Albertis – sta, di fatto, bloccando non solo le operazioni immobiliari in corso, ma anche gli investimenti nazionali e internazionali nel territorio milanese.
Milano non può accettare una paralisi di questo tipo, che comporterebbe un lento e inesorabile declino economico e sociale.
Comprendo molto bene le preoccupazioni avanzate dal personale comunale, a cui va la nostra solidarietà, che lamenta l’assenza di forme di tutela e garanzie legali connesse alle criticità dei compiti attribuiti, fino a chiedere il trasferimento ad altri uffici.
L’attività edilizia nella nostra Città richiede regole certe e condivise. È necessario che a livello regionale e nazionale il quadro normativo di riferimento venga rapidamente confermato nel suo impianto, riconoscendo la piena legittimità dell’operato degli Uffici comunali”.