La sede di recente costruzione di Hoval ha ottenuto la precertificazione Minergie. Si tratta di un altro passo importante per Casa Hoval (leggi qui), che si aggiunge ai riconoscimenti già ottenuti da tempo: le certificazioni CasaClima Classe A, CasaClima Work&Life e Cened Classe A+, nonché il Premio CasaClima Awards 2015.
Il percorso di certificazione Minergie impone che tutto l'edificio venga considerato, già in fase di progetto esecutivo, come un unico sistema integrato, con l'indicazione in itinere degli ambiti in cui si potrebbero ottenere miglioramenti. L'intero progetto di Casa Hoval è quindi stato monitorato nella sua interezza fin dall'inizio, perché potesse rispettare, oltre alle normative italiane, anche le più severe svizzere della SIA.
Per soddisfare gli standard Minergie è stato necessario considerare il magazzino e gli uffici come un involucro unico, che avrebbe quindi dovuto essere certificato nella sua globalità, nonostante magazzino e uffici apparissero fisicamente come due corpi edilizi indipendenti e si ritenesse che il magazzino, per la natura stessa delle attività che vi si svolgono (a metà tra l'area interna ed esterna) potesse rispondere a parametri diversi di comfort rispetto a quelli applicati negli uffici.
Lo standard Minergie impone che un magazzino non debba superare la temperatura interna di 26,5° C per oltre cento ore in un anno. Sono state pertanto effettuate analisi dinamiche molto sofisticate, attraverso l'uso di un software che ogni quindici minuti misura e registra la temperatura interna del magazzino, per dimostrare che questi requisiti erano realmente rispettati.
MONITORAGGIO. Casa Hoval è il primo edificio non residenziale ad aver ottenuto in Italia la certificazione Minergie. I risultati ottenuti fino ad oggi sono però solo il punto di partenza. La precertificazione Minergie richiede infatti una valutazione periodica per attestare che i valori si mantengano inalterati nel tempo.
L'attività di monitoraggio è del resto diventata una priorità per Casa Hoval, anche per un altro importante motivo. La Commissione Europea ha infatti emesso un bando di gara per lo stanziamento di fondi per il monitoraggio delle prestazioni energetiche degli edifici. La gara é stata assegnata ad un Consorzio, composto da Eurac come capofila, BPI (Building Performance Institute Europe ASBL), Wattics, 3 ENV e Hoval che potranno accedere ai fondi per monitorare le prestazioni energetiche di Casa Hoval. Hoval diventerà quindi il Case Study del progetto di ricerca, mentre gli altri attori coinvolti si occuperanno dei sistemi di monitoraggio, del rilevamento e della creazione di una piattaforma per l'analisi e la pubblicazione dei dati.
A breve si andrà quindi a monitorare l'intero edificio con uno screening a 360° in fase di utilizzo ed emergeranno quindi dati ancora più dettagliati e illuminanti sulle performance di un edificio non residenziale ad alta efficienza energetica che può giustamente fare scuola ed essere guardato come modello da imitare in ambiti analoghi.