“Non possiamo che esprimere soddisfazione per l’inserimento dell’ampio contingente - 100 MW a registro, per un totale di 700 MW - dedicato esclusivamente alla sostituzione di coperture di edifici su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto”. Così i promotori della petizione #BastaAmianto commentano il 'premio amianto' previsto nello schema di decreto interministeriale (Mise e Minambiente) di sostegno allo sviluppo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (LEGGI TUTTO).
I promotori della petizione sono tuttavia preoccupati per il valore dell’extra-incentivo previsto nell'ultima bozza: “Nel momento di massimo ed efficace utilizzo dell’extra-incentivo, con il quarto conto energia, tale valore era infatti pari a 5 cent€/kWh. La bozza del nuovo decreto, invece, indica un valore di 1,2 cent€/kWh, a fronte di costi reali niente affatto calati, come invece è successo per il fotovoltaico”.
Occorre considerare che, “ai costi di bonifica, estremamente variabili in virtù della diffusione di coperture in amianto composite e multi-strato, vanno aggiunti quelli di consolidamento delle strutture, realizzate prevalentemente negli anni ’70-’80, e degli interventi per le nuove coperture. Considerando un costo davvero minimo, con l’extra-incentivo si arriverebbe a coprire meno della metà della spesa nell’arco dei 20 anni di erogazione”.
Secondo i promotori della petizione tale extra-incentivo “non è affatto sufficiente a rendere i progetti né economicamente abbordabili, né bancabili”. Il rischio è quello di “vanificare il tentativo fatto di reinserire il virtuoso meccanismo”.
Leggi anche: “Nuova bozza decreto FER 2018-2020: ammesso agli incentivi anche il fotovoltaico”