Si è svolta questa mattina la conferenza stampa organizzata dal CNI, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, per presentare la 65° edizione del Congresso degli Ingegneri Italiani e del numero speciale de L’Ingegnere Italiano dedicati al ruolo degli ingegneri nell’ambito del Next Generation EU già presente sul sito del CNI.
“Un Congresso nuovo e sperimentale”, specifica Armando Zambrano, Presidente del CNI in apertura della conferenza, “il PNRR è il tema centrale del Congresso, ma gli argomenti di discussione verteranno sulle 6 mission per la riorganizzazione della nostra nazione. Gli ingegneri e i professionisti tecnici in genere rappresentano le forze migliori del Paese e possono aiutarlo a cogliere questa occasione irripetibile. Anche perché, tra le misure più consistenti, in termini di risorse finanziarie, ci sono gli interventi per Transizione 4.0 e i Bonus per il risparmio energetico e per la sicurezza degli edifici. Quasi 45 miliardi di euro di investimenti (distribuiti in 5 anni) coinvolgeranno in maniera diretta e con modalità diverse gli ingegneri liberi professionisti. Insomma, esistono le condizioni per la ripresa e, per il comparto dell’ingegneria, occasioni di crescita e di cambiamento rilevanti. Ma le opportunità vanno comprese e governate”. Una grande opportunità per l’Italia per indirizzare la spesa verso una crescita intelligente, sostenibile e innovativa. Ma soprattutto una grande opportunità per gli ingegneri e per tutti i professionisti dell’area tecnica che possono diventare gli interpreti della transizione verde e digitale del Paese.
Saranno sei, quindi, le Tavole Rotonde a cui parteciparanno esperti del settore e politici dal 17 al 22 maggio 2021 via web. A ospitare il Congresso dal titolo “Next. Ri-costruire un nuovo rapporto tra cultura tecnica e società” 3 set televisivi allestiti nell’Auditorium Niccolò Paganini di Parma, la città che già nel 2020 doveva ospitare l’evento, come ha ricordato Susanna Dondi: “La pandemia che ha cambiato non solo i nostri piani ma anche quelli del tutto il mondo, ma non i nostri obiettivi. Un format congressuale originale, tutti i pomeriggi dal lunedì al sabato. Inoltre, abbiamo previsto due speach interessanti serali da seguire. Oltre ai delegati dei 106 Ordini territoriali e ai circa 1500 osservatori, abbiamo aperto la platea a tutti gli iscritti agli Ordini, 240 mila professionisti e a tutti coloro i quali operano nei settori coinvolti nelle tematiche trattate”.
La riflessione e il dibattito congressuale, dunque, si svilupperanno attraverso altrettanti moduli:
– Grandi opere, infrastrutture e mobilità per la ripartenza: il futuro è oggi;
– Formazione e cultura tecnica per una transizione delle competenze;
– Inclusione sociale e welfare: come cambia il lavoro professionale;
– Progettare e realizzare la transizione ecologica;
– Vincere la sfida di un’Italia più digitale e innovativa;
– PA e professionisti: un patto per la sussidiarietà.
Ai moduli, in formato talk, si affiancheranno spazi di approfondimento definiti “Confronto” e due lectio con imprenditori, esperti e politici che delineeranno lo scenario di un’Italia in cambiamento.
Il nuovo numero dell’Ingegnere Italiano
“Una monografia che abbraccia le tematiche del Congresso”, spiega Gianni Massa, Vicepresidente Vicario del CNI e Direttore Editoriale del periodico L’Ingegnere Italiano, spiegandone il titolo durante la conferenza stampa. “Il PNRR è un safety car per il Paese”, sottolinea Gianni Massa, “Valdo Spini è riuscito a vincere una sfida contro il tempo, intersecando il linguaggio del Recovery al linguaggio della politica e ai temi sociali. Il ruolo dell’ingegneria è importante per la politica, e ce lo sta confermando la politica stessa: la professione dell’ingegnere è poliedrica e molteplice, e le professioni tecniche hanno proposte importanti che devono essere ascoltate”. La cura del numero monografico è stata affidata a Valdo Spini, già Ministro dell’Ambiente, e che si è avvalso, tra gli altri, dei contributi di Patrizio Bianchi - Ministro dell’Istruzione, Renato Brunetta - Ministro per la Pubblica Amministrazione, Mara Carfagna - Ministro per il Sud, Roberto Speranza - Ministro della Salute, e Anna Ascani - Sottosegreterio di Stato del Ministero dello Sviluppo Economico. Durante la spiegazione l’ex Ministro ha lanciato anche una proposta, quella di formare un’unità delegata di ingegneri all’interno della Presidenza dei Ministri per lo scambio di informazioni e pareri.
Ricollegandosi alle tematiche affrontate nel numero monografico, Giovanni Cardinale Vicepresidente del CNI, ha ricordato come la variabile del tempo sia diventata ormai fondamentale, una sfida che diventa importante anche per tutto il sistema ordinistico che affronta la vivacità dei cambiamenti e delle trasformazioni: “Etica e deontologia devono essere le parole chiave nell’attuazione di questa trasformazione, due valori che vanno scoperti e riscoperti”.
Tutte le informazioni sono al sito
IN ALLEGATO : Programma CNI Parma 2021