La Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) ha presentato al Ministero della Salute il volume, “La persona anziana protagonista del suo tempo e della sua salute”, edito da Edra, in cui sono raccolti e raccontati differenti modelli di presa in cura dei fragili anziani sperimentati e, dunque, replicabili nelle aziende del Servizio sanitario nazionale per l’implementazione della legge delega 33/2023 in favore delle persone anziane.
L’evento di presentazione
La mattinata di lavori è stata aperta dal saluto del ministro della Salute, Orazio Schillaci, e dagli interventi del Presidente della Commissione per l’attuazione della riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, Monsignor Vincenzo Paglia e della viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci. Nel corso del 2024 si è infatti svolto un lungo e articolato confronto in seno alle oltre 50 aziende associate Fiaso, che hanno aderito al Gruppo di lavoro “Assistenza agli anziani”, promosso dalla Federazione sul solco della Legge delega 33/2023, in materia di politiche in favore delle persone anziane, su cui il governo ha marzo ha emanato il decreto legislativo attuativo (Dlgs 29/2024 “Politiche attive in favore delle persone anziane”), coordinato dal vicepresidente vicario Paolo Petralia.
Il contenuto del volume
È nata dunque una comunità di pratica che ha permesso di raccogliere una serie di contributi di grande qualità a viva testimonianza dell’importante patrimonio di professionalità del Servizio sanitario nazionale e della sua capacità di innovare, guardare avanti e prendersi cura. I contributi sono stati la base su cui la Federazione, col supporto di un comitato scientifico formato da esperti di comprovata competenza, ha costruito due modelli di gestione, uno sulle cure diffuse “Virtual hospital” e l’altro sulla “Filiera assistenziale integrata”.
Due direttrici metaprogettuali lungo cui si sono sviluppati indicazioni e innovazioni grazie alle esperienze aziendali raccolte. Un utile vademecum di riferimento per le Aziende, che potranno implementare o rinnovare i propri servizi assistenziali e nuove attività di cura per il paziente anziano sul modello di quanto già realizzato altrove. “Le aziende sanitarie – spiega il presidente della Federazione, Giovanni Migliore – sono il più importante laboratorio di innovazione del Servizio sanitario nazionale anche riguardo ai nuovi modelli di presa in carico delle persone anziane, e testimoniano vivacità culturale e passione dei nostri professionisti che ogni giorno, tra mille difficoltà, si impegnano per tutelare la salute dei cittadini. Le sperimentazioni gestionali raccolte nel volume Fiaso, che oggi presentiamo, dimostrano che il rinnovamento da tutti invocato nella sanità può essere realizzato solo grazie all’impegno del management sui processi organizzativi, e che la disponibilità di infrastrutture o di soluzioni tecnologiche particolarmente avanzate rappresentano solo un presupposto, certamente utile, ma non indispensabile per una reale trasformazione. Abbiamo accettato come Fiaso la sfida della Riforma per l’assistenza alle persone anziane, cogliendo l’occasione per disegnare in modo pragmatico questa nuova modalità di presa in carico dei pazienti, a partire proprio da quelli più fragili e complessi. Siamo convinti che sia indispensabile estendere questo metodo di lavoro, per raggiungere anche tutti gli altri cittadini, le famiglie e i giovani, accelerando sul versante della prevenzione, unica opportunità per garantire sostenibilità. Oggi – evidenzia il presidente – grazie alle grandi infrastrutture di comunicazione è realmente possibile rinnovare le cure primarie in tutte le età della vita, ma occorre anche ribadire che le riforme richieste dal DM 77 e la sanità di prossimità rimarranno sempre concetti astratti senza la declinazione territoriale che solo le aziende sanitarie possono assicurare. Dipende da noi. Se saremo in grado di abbandonare l’inerzia corporativa che ha caratterizzato le ultime stagioni del SSN, riusciremo a raggiungere l’obiettivo, al contrario, assisteremo con ignavia al declino più o meno lento di uno dei pilastri della nostra democrazia”, conclude Migliore.