La Commissione europea ha deciso lo scorso 3 dicembre di inviare lettere di costituzione in mora a Belgio, Bulgaria, Croazia, Grecia, Ungheria, Italia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Romania, come anche al Regno Unito, per non aver presentato la le loro strategie nazionali di ristrutturazione a lungo termine.
Ai sensi della direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia, gli Stati membri erano tenuti a presentare alla Commissione le loro strategie nazionali di ristrutturazione a lungo termine entro il 10 marzo 2020. Tali strategie di ristrutturazione a lungo termine sono un elemento chiave della direttiva, che stabilisce il percorso, le misure politiche e la mobilitazione finanziaria necessarie per decarbonizzare il parco immobiliare esistente entro il 2050. “Si tratta di un aspetto importante in quanto il settore edilizio dell'UE è il principale consumatore di energia in Europa ed è responsabile del 36% delle emissioni di gas a effetto serra prodotte dall'energia nell'UE”, ricorda Bruxelles.
Ad oggi, solo 14 Stati membri hanno presentato le loro strategie, come richiesto dalla direttiva. Per quanto riguarda il Belgio, il paese ha presentato solo le strategie regionali per la regione di Bruxelles-Capitale e per la regione delle Fiandre, ma non per la regione Vallonia. Pertanto, questo paese non ha ancora comunicato alla Commissione la propria strategia nazionale.
Gli Stati membri interessati dispongono di due mesi per adempiere ai propri obblighi, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato.