Dal 15 al 28 gennaio due progetti del Comitato Termotecnico Italiano (CTI) si trovano nella fase dell’inchiesta pubblica preliminare, fase fondamentale del processo normativo.
UNI1604004 “Prestazione energetica degli edifici - Parte 2: Accompagna la TR prEN 15232-1:2015 - Moduli M10-4,5,6,7,8,9,10” contiene informazioni a supporto di una corretta comprensione, utilizzo e recepimento nazionale della EN 15232-1 “Prestazione energetica degli edifici - Parte 1: Impatto dell'automazione, del controllo e della gestione tecnica degli edifici - Moduli M10-4,5,6,7,8,9,10”.
Il progetto recepisce il CEN/TR 15232-2:2016 con l'obiettivo di completare il quadro normativo in materia di prestazione energetica degli edifici e di fornire agli operatori indicazioni utili per una corretta interpretazione delle funzioni di automazione e controllo attribuite ai sistemi BACS e TMBS, tra cui:
- controllo del riscaldamento, controllo della fornitura di acqua calda sanitaria, controllo del raffrescamento,
- controllo della ventilazione e del condizionamento dell’aria,
- controllo dell’illuminazione, controllo delle schermature e gestione tecnica della casa e dell’edificio.
I sistemi BACS e TMBS giocano un ruolo fondamentale nel pilotare il comportamento dei nuovi edifici, progettati per un bassissimo consumo di energia e con produzione locale di energia da fonte rinnovabile.
Il futuro TR rappresenta di fatto uno dei riferimenti normativi più importanti per l'adempimento del Decreto interministeriale 26 giugno 2015 relativo a requisiti e prescrizioni specifici per gli edifici di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazioni importanti di primo livello. La competenza è della CT 272 “Sistemi di automazione e controllo per la gestione dell'energia e del comfort negli edifici”.
Il secondo progetto UNI1603737 “Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del combustibile - Definizione di classi di pellet legnoso e non legnoso integrative alle UNI EN ISO 17225-2 e UNI EN ISO 17225-6” (futura TS) è di interesse della CT 282 “Biocombustibili solidi”.
La definizione delle classi proposte (integrative alle UNI EN ISO citate) consentirà a impianti termici di media-grande taglia di utilizzare pellet legnoso e non legnoso costituito da alcune tipologie di biomasse solide di interesse nazionale, prevalentemente di tipo agricolo e residuale come ad es. le biomasse legnose da potature o espianti di arboree e biomasse erbacee derivanti dalla filiera del foraggio.
La UNI TS intende fornire agli operatori dei settori agricolo e agroforestale l’opportunità di valorizzare la materia prima residuale, migliorandone gli aspetti di carattere commerciale e ambientale dell’uso energetico, e stimolare iniziative locali necessarie per favorire la filiera corta.