Recentemente due gruppi di lavoro europei, il WG 2 "Lighting of work places" e il WG 9 "Energy performance of buildings", si sono riuniti a Milano per un aggiornamento dei lavori in corso.
“Il WG 2 – spiega Fabio Pagano, presidente della Commissione UNI Luce e illuminazione ed esperto che partecipa ai tavoli di lavoro europei e internazionali - sta aggiornando la Parte 1 della norma UNI EN 12464 che riguarda le prestazioni illuminotecniche dei luoghi di lavoro … una revisione che si è resa necessaria anche per tenere in considerazione i risultati di recenti studi sugli effetti che la luce ha sulle persone”.
GLI EFFETTI BIOLOGICI DELLA LUCE. “All'interno di questa norma stiamo cercando di inserire i nuovi concetti che sono emersi da recenti studi, che oltre agli effetti visivi della luce vanno a considerare anche gli effetti biologici. A fronte della scoperta di nuovi recettori, a fronte della consapevolezza ormai matura che la luce ha un impatto diretto anche sulla produzione o sull'inibizione delle endorfine, in particolare la melatonina che regolamenta il ciclo circadiano relativo al sonno e alla veglia delle persone, è necessario sempre più dare la possibilità a un progettista illuminotecnico che realizza gli impianti di illuminazione dei luoghi di lavoro, di spaziare all'interno del concetto della variabilità della luce, che segua un po' l'imprinting che viene dato anche dalla luce naturale, quindi che possa cambiare nel corso del tempo in termini di temperatura di colore, di intensità”.
SCENARI DELLA VARIABILITÀ DELLA LUCE. “La possibilità di avere degli scenari della variabilità della luce è un elemento ormai ritenuto molto importante – sottolinea Pagano - che potrà aiutare le persone ad avere una migliore produttività, una maggiore attenzione e una propensione minore ad effettuare degli errori o possibili incidenti sui luoghi di lavoro, migliorando l'attenzione in generale. Il fatto di avere un'integrazione di queste informazioni all'interno di una norma, consentirà al progettista di poter elaborare degli scenari che vadano oltre quelli che sono gli attuali limiti imposti come convenzione dalla nostra norma, all'interno delle quali si daranno dei parametri che non dovrebbero mai essere superati; poterli superare in determinati scenari, in determinate condizioni di equilibrio potrebbe essere la nuova frontiera per una corretta e importante illuminazione che metta le persone al centro del servizio stesso”.
REQUISITI ENERGETICI PER L’ILLUMINAZIONE NEGLI EDIFICI. “Il WG 9 invece - spiega Pagano - ha praticamente concluso la revisione della UNI EN 15193 sui requisiti energetici per l’illuminazione negli edifici, una norma che fornisce un metodo di calcolo della prestazione energetica dell’impianto di illuminazione da utilizzare per la certificazione energetica”.