di Franco Metta
Prima ancora del semaforo verde dell’Unione Europea del 29 giugno alle modifiche introdotte dal D.L. Sostegni bis alle modalità di erogazione dei prestiti concessi dal Fondo di garanzia per le Pmi, la circolare n. 6 del 20 giugno diffusa dal MedioCredito Centrale aveva ricapitolato le novità entrate in vigore dal 1° luglio, con la possibilità di rimodulazione della copertura.
In pratica le imprese che hanno ottenuto un finanziamento prima del 30 giugno possono chiedere l’allungamento fino a 8 anni (prima il limite per prestiti oltre i 30 mila euro era di 6 anni), mantenendo la garanzia del 90%. Per i nuovi finanziamenti invece la garanzia statale, che è possibile richiedere fino a fine anno, scende all’80% oltre i 30 mila euro.
Inoltre per i prestiti fino a 30 mila euro garantiti dallo Stato è previsto un tetto massimo di tassi e commissioni, mentre oltre i 30 mila è lasciato alla libera contrattazione tra banca e clienti, fermo restando che sulla parte garantita dal fondo non possono essere richieste garanzie reali, assicurative o bancarie.
La garanzia del fondo, lo ricordiamo, è un’agevolazione del Ministero dello Sviluppo Economico finanziata anche con risorse europee, che può essere attivata a fronte di finanziamenti e leasing concessi da istituti di credito.