Ultime notizie

Prestito ponte per Condotte, il Governo garantisce solo 60 milioni. Sindacati pronti alla mobilitazione

Occorrono 190 milioni di euro a garanzia di un piano sostenibile che salvaguardi l’occupazione e la realtà industriale

giovedì 14 febbraio 2019 - Redazione Build News

1_a_b_a-condotte-crisi

I sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, si dicono pronti a lanciare la mobilitazione per l’intero Gruppo di Condotte, la terza realtà industriale del settore delle costruzioni, ora in amministrazione straordinaria. La decisione è arrivata dopo un incontro al Mise al quale hanno partecipato i rappresentanti del ministero, i Commissari della società, le segreterie nazionali e territoriali dei sindacati e i rappresentanti delle regioni interessate.

Il Mef può garantire un prestito ponte pari a solo 60 milioni di euro, e non i 190 milioni previsti in precedenza dai tre commissari di governo.

“Condotte – spiegano Feneal, Filca, Fillea – è impegnata in una fase delicata e complessa per i suo destino. Occorrono 190 milioni di euro a garanzia di un piano sostenibile che salvaguardi l’occupazione e la realtà industriale, ma oggi abbiamo avuto conferma che le risorse disponibili nel fondo del Mef a garanzia del prestito ponte sono solo 60 milioni. Questo perché nel Dl Semplificazioni si è scelto di non procedere al rifinanziamento del fondo, una scelta ben precisa che condanna l’azienda e migliaia di lavoratori tra diretti e indotto, impegnati nella realizzazione delle opere. Questa scelta conferma l’assoluta mancanza di attenzione verso il settore delle costruzioni e la totale assenza di una strategia di politica industriale da parte del governo, che oggi fa il paio con le incertezze sulla Tav e sul Nodo ferroviario di Firenze. Quest’ultimo, ad esempio, è una delle opere in corso di realizzazione da parte di Condotte, oltre all’AV Milano-Genova e Milano-Venezia, alla Lioni-Grottaminarda, al Tunnel del Brennero e alla Città della Salute di Milano. Il tempo è scaduto – proseguono i sindacati – e già da oggi sono in programma numerose assemblee nelle sedi e nei cantieri: il nostro obiettivo è garantire la tenuta di una realtà così rilevante, salvaguardare i livelli occupazionali e garantire il completamento delle opere in corso di esecuzione e l’avvio di quelle che il Gruppo ha in portafoglio. Obiettivi che il governo non può non condividere. Proprio la mancata risposta alle difficoltà di Condotte e la necessità di individuare soluzioni rapide e concrete per le crisi delle altre grandi società edili, saranno tra i temi dello sciopero generale delle costruzioni, proclamato per il prossimo 15 marzo”, concludono Feneal, Filca, Fillea.

Leggi anche: Condotte, sindacati: “Commissari e governo facciano chiarezza, a rischio opere importanti e migliaia di lavoratori”

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti
Mercato
Società di capitali del settore costruzioni: nel 2024 si prevede una perdita di 8 miliardi

Secondo l’Osservatorio della Fondazione nazionale dei commercialisti, per l’intero 2024 si prevede...


Attualità
Trend e prospettive della formazione nell’edilizia e nell’installazione

Il periodo di trasformazione dell’industria e la spinta tecnologica portano alla necessità...


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore