Ultime notizie

Prevenzione antisismica, il progetto di Renzo Piano: diagnostica e cantieri leggeri

L'idea, spiega l'architetto e senatore a vita, “è quella di ricucire senza demolire”. Inoltre occorre intervenire “con sgravi e incentivi nei passaggi generazionali, quando passa in eredità la casa dei nonni e la nuova generazione è più interessata a ristrutturarla”

lunedì 3 ottobre 2016 - Redazione Build News

1_renzo-piano-senatore-a-vita

Nel suo intervento pubblicato sul Sole 24 Ore del 1 ottobre, l'architetto e senatore a vita Renzo Piano sottolinea la necessità e l'urgenza che il dovere di rendere antisismiche le abitazioni entri “in modo permanente nelle nostre coscienze ancora prima che nelle leggi”.

“Nessuno si metterebbe in viaggio con una macchina che non frena, invece tantissime famiglie vivono incoscientemente in zone sismiche (lungo tutta la dorsale degli Appennini, la spina dorsale dell’Italia da Nord a Sud) in case insicure. C’è qualcosa che non torna.”

PIANO GENERAZIONALE CHE DURI 50 ANNI. Che fare? “Rendiamo sicuro un patrimonio insicuro che sono le nostre case. Non mi riferisco – precisa Piano – alla ricostruzione di Amatrice e di Accumuli che si farà e va fatta presto. Credo si debba guardare lontano. Penso a un progetto di lungo respiro, a un piano generazionale che duri cinquant’anni. Bisogna intervenire con sgravi e incentivi nei passaggi generazionali, quando passa in eredità la casa dei nonni e la nuova generazione è più interessata a ristrutturarla. E in quel momento bisogna pensare alla sicurezza dell’edificio.”

IL PRIMO PASSO: LA DIAGNOSI. Per avviare questo grande cantiere “si comincia applicando la scienza della diagnosi, che è precisa, oggettiva, per l’appunto scientifica. Come un bravo medico fa la diagnosi prima di prescrivere una cura o consigliare un’operazione, la diagnosi consente anche nelle case d’intervenire solo dove è necessario. Più la diagnosi è puntuale e meno l’intervento è invasivo e costoso, oggi abbiamo tutti gli strumenti per farlo. Ci sono apparecchiature sofisticatissime e strumentazioni d’avanguardia che produciamo in Italia, e d’altronde esportiamo negli altri continenti. Non siamo un Paese del terzo mondo, anche se spesso facciamo di tutto per sembrarlo. Con un approccio diagnostico si esce dal campo delle opinioni e si entra in quello delle certezze scientifiche. Ci vuole un cambiamento culturale che abbandoni l’oscurantismo dell’opinione, del “secondo me si fa così”, per abbracciare il mondo contemporaneo. Con la termografia possiamo determinare lo stato di salute di un muro senza neppure bucarlo, proprio come un corpo vivente.”

CANTIERI LEGGERI. Renzo Piano parla di “cantieri leggeri che permettano i lavori senza dover mandare via le famiglie. Certo i tempi del cantiere leggero sono più lunghi, questa è un’operazione sottile che implica pazienza, determinazione e continuità.

Non solo la popolazione deve restare negli edifici ma bisogna farla partecipare attivamente alle operazioni.”

LA FIGURA DELL'ARCHITETTO CONDOTTO. L'archistar genovese pensa “alla figura dell’architetto condotto, una sorta di medico che si preoccupa di curare non le persone malate ma gli edifici malandati e a rischio di crollo in caso di sisma. Essere architetto condotto insegna una cosa importantissima: l’arte di ascoltare e di trovare la soluzione. Per questo occorrono diagnostica e microchirugia e non la ruspa o il piccone. L’idea è quella di ricucire senza demolire, la leggerezza come dimensione tecnica e nel contempo umana.”

Piano ricorda che “Trent’anni fa a Otranto con Gianfranco Dioguardi abbiamo già lavorato a qualcosa di molto simile: il Laboratorio di quartiere, un progetto patrocinato dall’Unesco per rammendare il centro storico. Oggi la tecnica permette diagnosi molto più precise, ma la filosofia resta sempre la stessa: la casa è dove si trova il cuore, scriveva già duemila anni fa Plinio il Vecchio.”

DIECI PROTOTIPI CHE COPRANO TUTTE LE TIPOLOGIE COSTRUTTIVE. “Quello che voglio fare per rendere più sicure le case degli italiani – precisa Piano - non è teoria, mi hanno nominato senatore a vita perché sono un architetto, un costruttore di città. Sono pratico. Con il mio gruppo di lavoro al Senato, G124 che già si occupa delle periferie, proponiamo di fare dieci prototipi che coprano tutte le tipologie costruttive, vecchie e recenti, dieci abitazioni che abbiano la funzione di modello per i futuri interventi. Case in pietra, in laterizio e in calcestruzzo, costruite prima o dopo la guerra. Si può fare, credetemi, e bisogna farlo.”

Leggi anche: “Sicurezza antisismica, nel progetto di Renzo Piano la costruzione di 10 milioni di case in 50 anni

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore